Cronaca

Twitter, Elon Musk lancia l’abbonamento di 8 dollari: comprende le spunte blu

Elon Musk ha ufficializzato l’abbonamento di 8 dollari per Twitter che include le spunte blu per gli account verificati.

L’abbonamento di 8 dollari per avere le spunte blu su Twitter

 Twitter, in un aggiornamento per i dispositivi Apple iOS, ha affermato che gli utenti che si iscrivono ora possono ricevere il segno di spunta blu accanto ai loro nomi “proprio come le celebrità, le aziende e i politici che già segui“. La modifica rappresenta la fine dell’attuale sistema di verifica di Twitter, lanciato nel 2009.

I problemi del nuovo aggiornamento

Gli esperti hanno sollevato gravi preoccupazioni sul rovesciamento del sistema di verifica della piattaforma che, sebbene non perfetto, ha aiutato i 238 milioni di utenti giornalieri di Twitter a determinare se gli account da cui stavano ricevendo informazioni fossero autentici. Prima d’introdurre questa novità, Twitter aveva circa 423mila account verificati.

I primi problemi

Dopo l’annuncio di Musk sul nuovo abbonamento, sono nate diverse polemiche. In particolare, la novità lascia un po’ interdetti i vip presenti sulla piattaforma. Diversi giornalisti hanno chiesto a Musk come potrà impedire a chiunque di aprire profili con nomi di personaggi famosi senza che ci sia più una “verifica” da parte della società che dietro quel profilo ci sia effettivamente quella persona.

Il fondatore Dorsey si scusa: “È colpa mia”

Intanto, tra i licenziamenti di massa e le diverse preoccupazioni per la futura gestione della piattaforma social, il co-fondatore di Twitter, Jack Dorsey, presenta le sue scuse. “La gente di Twitter, del passato e del presente, è forte e resiliente. Troveranno sempre un modo per risollevarsi, non importa quanto sia difficile il momento. Mi rendo conto che molti sono arrabbiati con me. Sono responsabile per tutto quello che sta succedendo, ho fatto crescere l’azienda troppo velocemente. Chiedo scusa per questo“.

Sono grato e voglio bene a tutti coloro che hanno lavorato per Twitter. Non mi aspetto che questo sentimento sia reciproco in questo momento… o mai più… e lo capisco“, ha proseguito riferendosi probabilmente a una serie di voci circolate sui tabloid Usa secondo le quale nell’azienda di San Francisco l’ex leggenda della Silicon Valley è considerato “persona non grata“. “Jack è odiato a Twitter“, ha detto al New York Post una fonte informata. “Gli impiegati gli danno la colpa per quello che è successo con Elon”.

Le dimissioni di Dorsey

Il 46enne, che si è dimesso da ceo di Twitter l’anno scorso, sta lanciando una nuova piattaforma di social media chiamata Bluesky che è ancora in fase di test ma, secondo Dorsey, ha già oltre 30mila abbonati. Secondo gli addetti ai lavori, il nuovo social media sarebbe stato studiato e progettato proprio per risolvere una serie di problemi riscontrati in Twitter.

Intanto, Musk prosegue il suo flusso di coscienza sui social media tornando sul maxi licenziamento. “Sfortunatamente non c’è scelta quando un’azienda perde oltre 4 milioni di dollari al giorno“, ha scritto il nuovo proprietario della compagnia di San Francisco sottolineando che a tutti coloro che sono stati licenziati “sono stati offerti tre mesi di stipendio” come buona uscita, “che è il 50% in più di quello che è richiesto” dalla legge.