Cronaca

Uccide la madre e va a raccontarlo all’amico al bar | Shock a Modena

Omicidio in via dei Manzini a Modena. Per il delitto è stato arrestato il figlio della vittima. Secondo l’accusa avrebbe ucciso la madre

Omicidio in via dei Manzini a Modena. Per il delitto è stato arrestato il figlio della vittima. Secondo l’accusa avrebbe ucciso la madre e poi sarebbe andato a raccontare tutto al bar. Ma l’amico confidente ha chiamato la polizia.

Omicidio a Modena: uccide la madre e lo racconta al bar

 

Uccisa in casa dal figlio dopo una lite, l’ennesima a detta di chi da tempo abita nella stessa via. Lui, 48enne con problemi di alcol gravi al punto da essere seguito dal servizio tossicodipendenze, dopo il delitto ha chiamato un amico per fissare un appuntamento in un bar non molto distante. Una volta raggiunto, gli ha raccontato quello che aveva fatto ed è stato proprio l’amico ad avvertire la polizia, arrivata in pochi minuti: “Venite. Ha ucciso sua madre, me l’ha appena detto. Sono qui con lui”.

Sono questi i passaggi che hanno preceduto il rinvenimento da parte dei vigili del fuoco del cadavere di una 71enne uccisa a Modena nella porzione di villetta dove viveva in via dei Manzini, in una zona residenziale della città emiliana.

La donna soffocata dal figlio

Il figlio, in stato confusionale, è stato portato in questura. Gli agenti lo hanno trovato davanti a quel bar dove poco prima aveva deciso di confessare quanto avvenuto nelle ore precedenti. Non si sa con esattezza come l’abbia uccisa. Si propende però per un soffocamento, a seguito dei primi accertamenti. Gli inquirenti starebbero infatti scartando l’ipotesi che Milena Calanchi sia stata colpita con un oggetto contundente oppure uccisa con un’arma.

Madre e figlio litigavano sempre

Il racconto fornito dai vicini di casa anche agli inquirenti ha reso una quotidianità, quella di madre e figlio, fatta di accese liti conseguenti all’abuso di alcol da parte del 48enne. I due da un po’ di tempo erano tornati a vivere insieme mentre il padre è morto da anni.

L’ultima lite la sera prima dell’omicidio. “Verso mezzanotte l’ho sentito che bestemmiava qui davanti al cancello – ricorda una residente – poi dopo non ho più sentito niente. Stamattina ho visto tutta la polizia qui e ho saputo che aveva ucciso sua madre. L’ho sentito urlare anche altre volte, era pericoloso”.

Anche in questura il 48enne è apparso in uno stato confusionale tale da non permettergli di fornire risposte certe ed attendibili agli inquirenti. I quali, però, hanno trovato il cadavere della donna dopo l’allarme dato dall’amico che dice di essere stato informato dell’omicidio proprio dal figlio della vittima. Anche se il 48enne non ha ufficialmente confessato, è la confidenza fatta al conoscente che ha portato alla scoperta dell’omicidio a farlo accomodare sulla sedia del principale, e finora unico, sospettato.

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