Cronaca

Chi era il 44enne ucciso a Crotone, Francesco Chimirri: i video su TikTok, la colluttazione con l’agente.

Chi era il 44enne ucciso a Crotone, Francesco Chimirri
Chi era il 44enne ucciso a Crotone, Francesco Chimirri
Chi era il 44enne ucciso a Crotone, Francesco Chimirri

Era impiegato come pizzaiolo a Isola di Capo Rizzuto, ma era molto presente sui social, dove molti gli hanno dedicato messaggi e video in suo ricordo. Rimane da chiarire con precisione la dinamica di quanto è successo. L’agente di polizia che ha fatto fuoco è stato aggredito e versa in condizioni critiche.

Chi era il 44enne ucciso a Crotone ucciso da un poliziotto

Era un volto noto su TikTok l’uomo ucciso lunedì pomeriggio, 7 ottobre, da un agente di polizia a Crotone dopo un inseguimento e una rissa. Si chiamava Francesco Chimirri e lavorava come pizzaiolo a Isola di Capo Rizzuto, località della provincia, dove sembra che Chimirri fosse piuttosto conosciuto. Il pizzaiolo, di 44 anni, era originario di Crotone e godeva di una certa popolarità su TikTok. Alcuni dei suoi filmati sono sketch realizzati insieme alla compagna, in cui i due simulano piccoli litigi. In altri video, Chimirri interpreta passaggi di serie televisive e film celebri come “Il Camorrista” o “Gomorra”, con la voce originale in sottofondo. Spesso, come molti creatori, Chimirri immortala semplicemente momenti della vita quotidiana.

Su TikTok, dove il 44enne contava 158mila fan, in tanti gli stanno dedicando un ricordo descrivendolo come una persona amichevole e un “gran lavoratore”. “Riposa in pace al mio secondo papà… brilla più che puoi” si legge nella didascalia di un video condiviso dalla nuora della vittima. “Ti voglio bene amico mio, mi mancherai” scrive un collega condividendo un video in cui è insieme al 44enne scoparso. E ancora: “Non ci possono credere” dice Liberata descrivendo Chimirri come un “amico di tutti”. “Il suo sorriso e il tuo modo di scherzare” si legge nel post, “rimarrà sempre nei nostri cuori”. Ma i messaggi e i video di ricordo sono a decine, spesso accompagnati da parole che esprimono incredulità per quanto accaduto.

La colluttazione e le indagini

La dinamica degli eventi rimane piuttosto incerta. Secondo le ricostruzioni più probabili, tutto sarebbe iniziato quando un agente di polizia in borghese ha notato una Dacia Duster, con a bordo Chimirri e almeno un altro individuo, colpire un’altra auto per poi allontanarsi. L’agente ha quindi inseguito il veicolo fino al quartiere Lampanaro, dove risiedono i genitori di Chimirri. Al termine dell’inseguimento, quando le due vetture si sono fermate, Chimirri avrebbe tentato di aggredire il poliziotto, già sceso dalla sua auto. Ne sarebbe scaturita una violenta colluttazione tra l’agente e gli occupanti del veicolo. Il poliziotto avrebbe brandito il manganello, senza però riuscire ad avere la meglio sui due uomini che lo stavano picchiando. A quel punto, ha estratto la pistola di ordinanza e ha esploso tre colpi. Solo uno di essi ha colpito la vittima.

Dopo l’accaduto, i familiari della vittima sono scesi in strada e hanno iniziato a linciarlo, mentre il poliziotto è stato portato in ospedale a Crotone, presso il San Giovanni di Dio, in gravi condizioni, ma non in pericolo di vita. Circola anche un video dove si vede un giovane, presumibilmente un familiare della vittima, trattenuto da un’altra persona più anziana. Tuttavia, non ci sono immagini che documentino il pestaggio. Le indagini sono comunque nelle fasi iniziali.

I carabinieri hanno acquisito i filmati delle telecamere di sorveglianza e stanno interrogando alcuni testimoni che hanno assistito alla scena. Secondo quanto riferito, il poliziotto si stava recando in Questura a Crotone, dove prestava servizio. L’ipotesi di un incidente stradale trova conferma nel fatto che la Duster di Chimirri presentava lo specchietto retrovisore lato guida rotto. Non è chiaro, invece, se l’auto urtata fosse quella dell’agente o di una terza persona.

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