Ucraina, parlamento espelle la commissaria Denisova: “Inventava gli stupri”. La notizia della rimozione del commissario per i Diritti umani ucraino è stata diffusa dai principali giornali nazionali.
Ucraina, rimossa la commissaria che inventava gli stupri
La commissaria per i Diritti umani ed ex ministra del Lavoro dell’Ucraina Ludmila Denisova è stata rimossa dal Parlamento ucraino. A deciderlo ben 234 parlamentari su 450. Il motivo? i suoi report sui crimini russi erano “gonfiati” e non verificabili. Oramai era diventata un problema, un imbarazzo per Kiev.
Cosa raccontava la Denisova
La Denisova diffondeva rapporti considerati dagli ucraini stessi “inverosimili”. Ovvero di soldati russi che violentavano con i cucchiaini le donne, di 43mila crimini commessi, di orfani sequestrati e abusi sui bambini. A “licenziarla” lo stesso partito di Zelensky.
La motivazione
Questa la motivazione: “L’abbiamo rimossa perché ha fallito i suoi doveri di garante. È un grave danno per l’Ucraina, perché quando diffondi notizie su crimini di guerra non verificate, poi diventa difficile approfondirle”.
Perdita di credibilità
Per via dei suoi report, privi di prove e fonti, la credibilità dell’Ucraina andava sempre diminuendo. Infatti era palese il rischio che i media esteri potessero accorgersi di tali invenzioni. Inoltre, per Kiev, la donna avrebbe speculato sulle vere vittime ingigantendo le storie dei veri crimini. Un’offesa per le famiglie delle vittime.