La Russia non si considera in guerra contro la Nato e un tale sviluppo aumenterebbe i rischi di una guerra nucleare. Lo ha sottolineato il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, in un’intervista all’emittente Al-Arabiya. “Non ci consideriamo in guerra con la Nato, perché questo sarebbe un passo che aumenterebbe i rischi di ciò di cui abbiamo appena discusso (la guerra nucleare, ndr)”, ha detto Lavrov.
La Russia non è in guerra contro la Nato
“Purtroppo, c’è la sensazione che la Nato ritenga di essere in guerra con la Russia. La Nato, gli Stati Uniti, i leader europei dicono direttamente che Putin deve perdere, che la Russia deve essere sconfitta“, ha aggiunto. “Non è la Russia a giocare con le parole ‘guerra nucleare’“, ma è stato il presidente Volodymyr Zelensky a dire a gennaio che “l’Ucraina ha commesso un errore quando ha rinunciato al suo status nucleare. E poi ha detto che l’Ucraina dovrebbe pensare all’acquisizione di armi nucleari“, ha aggiunto.
“Non giochiamo mai con concetti così pericolosi“, ha proseguito Lavrov. “Mi è stato chiesto se fosse possibile una guerra nucleare, se i rischi di iniziare una guerra nucleare fossero aumentati e se la Russia ritenesse che ciò potesse accadere. Ho risposto che fin dall’inizio della nostra cooperazione con l’amministrazione Trump, abbiamo offerto loro di riaffermare la tesi di Reagan-Gorbacov del 1997 secondo cui non potrebbero esserci vincitori in una guerra nucleare e quindi non dovrebbe mai essere scatenata“.