Crisi Ucraina: il presidente russo Vladimir Putin ha riconosciuto l’indipendenza delle repubbliche separatiste ucraine di Lugansk e Donetsk, firmando al Cremlino, in diretta tv, il riconoscimento con i leader delle due entità del Donbass. Contestualmente il governo russo ha disposto l’invio delle delle Forze armate della Federazione Russa sul territorio della Repubblica popolare di Lugansk con funzioni di “mantenimento della pace“. Analoga decisione è stata presa anche per la Repubblica di Donetsk.
Crisi Ucraina: Putin invia truppe nel Donbass per mantenere la pace
“L’Ucraina è serva dei padroni occidentali, se avrà armi di distruzione di massa il mondo cambierà drammaticamente. Kiev deve fermare immediatamente le operazioni militari“, ha affermato il presidente russo. La mossa di Putin, che ha ordinato l’invio di truppe nella regione “per assicurare la pace”, ha scatenato la replica istantanea dell’Occidente.
Nato: “la Russia inscena il pretesto per una nuova invasione”
“È una violazione del diritto internazionale, dell’integrità territoriale ucraina e degli Accordi di Minsk. L’Ue e i suoi partner reagiranno con unità, fermezza e determinazione“, ha dichiarato il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel. Per la Nato, la Russia “inscena il pretesto per una nuova invasione“.
Putin: “I Tomahawk dall’Ucraina possono raggiungere Mosca”
Secondo Putin, l’istallazione di missili balistici in Ucraina “equivale a una minaccia contro la Russia europea e gli Urali. I missili Tomahawk possono raggiungere Mosca in 35 minuti, i missili balistici in 7 minuti e i missili ipersonici in 4. E questo da parte della Nato equivale a mettere un coltello alla gola alla Russia“.
“La Russia è l’obiettivo dei missili della Nato”
Nel suo discorso alla nazione, il leader del Cremlino insiste sulla minaccia militare rappresentata dall’Occidente. Gli americani, ha sottolineato Putin, “dicono che non dobbiamo preoccuparci per l’ingresso dell’Ucraina nella Nato e che ci vorrà tempo perché questo accada. Ma cosa cambia per noi? Assolutamente nulla. Gli Stati Uniti non hanno escluso l’allargamento, se rispetterà determinate condizioni. Quindi arriverà il momento dell’adesione e allora la Nato non sarà più un’alleanza difensiva. Siamo noi l’obiettivo dei missili della Nato“.
“L’Ucraina è serva dei padroni occidentali”
L’Ucraina “ha già perso la sua sovranità“, diventando serva “dei padroni occidentali“, ha proseguito Vladimir Putin. Il Paese “ha sempre rifiutato di riconoscere i legami storici con la Russia e non c’è da meravigliarsi quindi per quest’ondata di nazismo e nazionalismo. Minacce permanenti sono arrivate dalle autorità ucraine per quanto riguarda l’energia. Continuavano a ricattarci sulle forniture energetiche e sono questi gli strumenti che hanno utilizzato nelle trattative con l’Occidente“.
Biden: “Stop agli investimenti nel Donbass”
La reazione più attesa alla svolta separatista era quella del presidente americano Joe Biden, che secondo la Casa Bianca “firmerà presto un ordine esecutivo che proibisce nuovi investimenti, attività commerciali e finanziarie da parte degli americani per, da o nelle cosiddette regioni separatiste dell’Ucraina”.
L’Ue: “Sanzioni contro chi ha riconosciuto il Donbass”
L’Ue ha ribadito in una nota ufficiale il suo “incrollabile supporto all’indipendenza, all’integrità territoriale e alla sovranità dell’Ucraina nell’ambito dei confini internazionalmente riconosciuti. Bruxelles reagirà con sanzioni dirette nei confronti di chi è coinvolto in quest’azione illegale”.
La condanna della Nato
Anche il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha condannato la decisione russa relativa alla Repubblica popolare di Donetsk e alla Repubblica popolare di Luhansk. “Essa mina ulteriormente la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina, erode gli sforzi per una risoluzione del conflitto e viola gli Accordi di Minsk“, ha sottolineato in una nota.
Di Maio: “L’Italia condanna la decisione di Putin”
Oltre alla reazione delle istituzioni comunitarie, la decisione delle autorità russe di riconoscere le repubbliche separatiste scatena anche la reazione italiana. Secondo il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, è “da condannare in quanto contraria agli Accordi di Minsk e costituisce un grave ostacolo nella ricerca di una soluzione diplomatica. L’Italia continua a sostenere l’integrità e la piena sovranità dell’Ucraina nei suoi confini internazionalmente riconosciuti. Il governo italiano è pronto a riferire alla Camera sulla crisi ucraina“.
Londra annuncia nuove sanzioni alla Russia
La Gran Bretagna annuncerà martedì nuove sanzioni contro la Russia “in risposta alla violazione delle leggi internazionali e all’attacco alla sovranità e all’integrità territoriale dell’Ucraina“. Lo ha riferito il ministro degli Esteri, Liz Truss. Anche la Francia si è schierata contro la mossa di Putin, chiedendo “sanzioni europee mirate“.
Fonte: Tgcom24