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Raid nella notte a Zaporizhzhia: sirene tornano a suonare in Ucraina

Non si arresta la guerra, mentre le sirene tornano a suonare in Ucraina dopo il raid nella notte avvenuto a Zaporizhzhia. Il massacro da parte dell’esercito russo ha costato la vita a 14 cittadini locali e il ferimento di un centinaio di persone. “Cos’altro distruggeranno i terroristi? Chi altro uccideranno?”, ha dichiarato il presidente Volodymyr Zelensky in seguito all’ultimo colpo avvenuto in nottata.

Guerra in Ucraina, sirene suonano dopo il nuovo raid nella notte

Questa mattina tornano a sentirsi le sirene dell’allarme aereo a Kiev, dopo il massacro dei raid russi nella giornata di ieri che ha costato la vittima a 14 persone e il ferimento di un centinaio. Nella notte, però, non è finita. La città di Zaporizhzhia si è vista vittima di un altro raid da parte dei russi: “nel mirino un’infrastruttura”,  già duramente colpita nei giorni scorsi.


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Missili Russia su Kiev, l’appello di Zelensky: “Servono armi”

“Cos’altro distruggeranno i terroristi? Chi altro uccideranno?”. Nella notte che segue i bombardamenti il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky ha pubblicato sui social un video appello con la richiesta di altre armi per “porre fine al terrorismo” di Mosca. Un video nel quale vengono mostrate le immagini con i diversi attacchi alla capitale.

“Gli obiettivi dei missili dei terroristi in tutte le città del nostro Paese sono strutture civili, culturali ed educative”, si legge, “l’Ucraina distruggerà i terroristi, non possiamo essere distrutti ma abbiamo bisogno di altre armi. Armi per porre fine al terrorismo”.

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