Cinque attivisti di Ultima Generazione hanno bloccato, nel pomeriggio odierno domenica 30 giugno, il Tour de France a Bologna versandosi addosso della vernice rossa per simboleggiare il sangue di chi sta morendo in Palestina.
Ultima Generazione, bloccato il Tour de France durante la tappa a Bologna
Nel pomeriggio odierno, domenica 30 giugno, durante la tappa del Tour de France a Bologna cinque persone aderenti alla campagna Fondo Riparazione di Ultima Generazione hanno occupato la strada sotto il ponte della stazione Mazzini incatenandosi tra loro e versandosi addosso e al suolo della vernice rossa. Nel frattempo, persone dell’organizzazione dei Giovani Palestinesi hanno calato dal ponte uno striscione con scritto “Long live palestinian resistance/ globalizetheintifada /freegaza”, mentre altre hanno sventolato bandiere palestinesi al traguardo. Le persone che hanno effettuato il blocco sono state rimosse dalla polizia e poste in stato di fermo in attesa di essere denunciate
“L’azione di oggi si inserisce nella campagna #STRADA CHIUSA AL GENOCIDIO contro lo sport washing e il tentativo dell’entità genocida sionista di maschera i suoi crimini. Da alcuni anni lo spettacolo del ciclismo è macchiato dal sangue della Israel-Premier Tech. Quello che dovrebbe essere un momento di festa e partecipazione popolare è diventato uno strumento di propaganda e brandizzazione per chi da più di 76 anni occupa la terra di un altro popolo e fa un utilizzo sistematico della pulizia etnica della popolazione palestinese. Non possiamo accettare che davanti ad un genocidio, a 40 mila palestinesi assassinati da Israele e a più di 1 milione di profughi l’Unione Ciclistica Internazionale e gli organizzatori del Tour de France continuino a far partecipare alle competizioni internazionali una squadra israeliana. L’ennesimo doppio standard occidentale visto che dal 2022 alle squadre russe e bielorusse è stata negata la licenza UCI. Ci auguriamo che azioni come quelle di oggi siano ripetute in tutte le tappe del Tour fino a Marsiglia.” dichiarazione di Andrea dei giovani palestinesi