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La guerriglia degli ultrà: restano gravi i due tifosi del Pescara

Restano gravi le condizioni dei due tifosi del Pescara ricoverati all’ospedale Vito Fazzi di Lecce, nella sera di domenica 31 marzo. I due uomini sono rimasti a terra dopo lo scontro tra ultra di Lecce e Pescara.

L’incidente

Sono rimasti a terra dopo gli scontri con ultrà del Lecce avvenuti poco prima della partita Lecce-Pescara, lungo la statale 613 Brindisi-Lecce, all’altezza dello svincolo di Squinzano. La statale è rimasta bloccata per circa un’ora scatenando il panico tra gli automobilisti.

Uno dei due feriti è stato colpito alla testa da una pietra ed ha riportato un trauma cranico, l’altro è stato investito da un’auto durante i litigi.

Altri feriti, in modo lieve, sono stati portati  al pronto soccorso dello stesso ospedale Fazzi.

La ricostruzione delle forze dell’ordine

Le forze dell’ordine intervenute sul posto stanno cercando di ricostruire quanto avvenuto e cercando di risalire agli autori dell’agguato. Ascoltati i testimoni. Secondo una prima ricostruzione, un fumogeno sarebbe stato lanciato dai tifosi salentini contro i pullman con a bordo i tifosi del Pescara.

Uno dei mezzi avrebbe preso fuoco e tutti sono stati costretti a scendere. Da lì si sarebbero sviluppati gli scontri.

La partita d’andata

Alla partita di andata, a Pescara, il 5 novembre scorso, i tifosi giallorossi, sulla via del ritorno, erano stati bloccati all’altezza di Francavilla a Mare nei pressi dell’uscita della circonvallazione e un gruppo di ultrà pescaresi lanciò torce incendiarie.

Quella di domenica sera, secondo gli uomini della questura di Lecce, sarebbe stata la risposta.

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