Umberto Eco, è stato un semiologo, filosofo, scrittore, traduttore, accademico, bibliofilo e medievista italiano. Nella sua vita ha raccontato se stesso e le sue passioni attraverso una fervida attività culturale e capolavori come il romanzo-bestseller “Il nome della rosa”.
Umberto Eco, celebre scrittore italiano
Umberto Eco nasce ad Alessandria il 5 gennaio 1932. Si laurea nel 1954, all’età di 22 anni, presso l’Università di Torino, con una tesi sul pensiero estetico di Tommaso d’Aquino, poi pubblicata come volume autonomo.
La carriera di Umberto Eco si avvia presso i servizi culturali della RAI. Anche grazie ad alcuni amici collaboratori della trasmissione “Lascia o Raddoppia”, questi anni diventano il terreno fertile per il suo celebre saggio-stroncatura di Mike Bongiorno, intitolato provocatoriamente “Fenomenologia di Mike Bongiorno” (contenuto nell’altrettanto celebre “Diario minimo”, una raccolta di elzeviri scritti per “il Verri”, la rivista di Giovanni Anceschi, riecheggianti gli esercizi di Roland Barthes).
Eco e la Bompiani
Collaborazioni, indagini ed altre attività
Dal 1989 è presidente dell’International Center for Semiotic and Cognitive Studies, e dal 1994 è presidente onorario dell’International Association for Semiotic Studies, di cui negli anni precedenti è stato segretario generale e vice-presidente.
Dal 1999 è inoltre presidente della Scuola superiore di Studi Umanistici presso l’Università di Bologna. Ha collaborato con l’UNESCO, con la Triennale di Milano, con l’Expo 1967-Montreal, e con la Fondation Européenne de la Culture, e con molte altre organizzazioni, accademie, e testate editoriali nazionali ed internazionali.
Numerose inoltre sono le sue collaborazioni, non solo con i quotidiani («II Giorno», «La Stampa», «Il Corriere della Sera», «La Repubblica», «Il Manifesto») e a settimanali («l’Espresso»), ma anche a periodici artistici ed intellettuali («Quindici», «Il Verri», ed altri).
Umberto Eco ha svolto indagini in molteplici direzioni: sulla storia dell’estetica, sulle poetiche d’avanguardia, sulle comunicazioni di massa, sulla cultura di consumo.
Spaziando dall’estetica medievale alla semiotica ai vari codici di comunicazione artistica, la sua produzione saggistica appare estremamente varia e vasta.
Il successo
Non si può dimenticare il successo planetario ottenuto con il romanzo best seller “Il nome della rosa”, seguito poi dagli altrettanto “campioni di incassi” “Il pendolo di Foucault”, “L’isola del giorno prima” e il romanzo picaresco-medioevale “Baudolino”, opere di trascinante narrativa che nessuno probabilmente si aspettava da uno studioso di filosofia e da un teorico quale Eco.
Il suo lavoro del 2004 è “La misteriosa fiamma della regina Loana”, un romanzo illustrato ispirato ad un fumetto degli anni Trenta.
Gli ultimi romanzi e la morte
Nel Duemiladieci esce invece il suo sesto romanzo “Il cimitero di Praga”, seguito da “Numero Zero” nel 2015.
Nel 2012 è stata pubblicata una versione “riveduta e corretta” del suo primo romanzo “Il nome della rosa”, con una nota finale dello stesso Eco che, mantenendo stile e struttura narrativa, è intervenuto a eliminare ripetizioni ed errori, a modificare l’impianto delle citazioni latine e la descrizione della faccia del bibliotecario per togliere un riferimento neogotico.
Umberto Eco muore il 19 febbraio 2016 all’età di 84 anni nella sua casa di Milano la sera del 19 febbraio 2016, a causa di un tumore che lo aveva colpito due anni prima.