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L’ora legale non scomparirà: l’Unione Europea pronta a ritirare la proposta di abolizione

L’ora legale non scomparirà: l’Unione Europea pronta a ritirare la proposta di abolizione che è rimasta in sospeso dal 2019 a causa della mancanza di un accordo tra gli Stati Membri. Pertanto, il cambio d’ora stagionale continuerà ad essere applicato.

Ora legale: Unione Europea pronta a ritirare proposta di abolizione

La Commissione Europea si appresta a chiudere definitivamente il capitolo sull’abolizione dell’ora legale. Secondo una bozza del programma di lavoro per il 2025, esaminata da Policy Europe, la proposta del 2018 per eliminare il cambio d’orario stagionale potrebbe essere ritirata nei prossimi sei mesi. Infatti, dal 2019 non si sono più svolte discussioni in merito e non è mai stato raggiunto un accordo tra i Paesi membri. In sintesi, l’ora legale rimarrà in vigore.

Motivi per cui si voleva abolire il cambio dell’ora

Nel 2018, la Commissione Europea ha chiesto ai cittadini di esprimere la propria opinione sul cambio dell’ora tramite un sondaggio online, al quale hanno partecipato 4,6 milioni di persone, con l’84% favorevole all’eliminazione dell’ora legale. Sulla base di questi risultati, Bruxelles ha proposto di interrompere il cambiamento dell’orario, lasciando però ai singoli Stati la scelta tra mantenere l’orario solare o legale in modo permanente. Nel 2019, il Parlamento Europeo ha approvato la proposta, stabilendo il 2021 come anno per l’implementazione della modifica, ma da quel momento il processo si è bloccato.

Motivi per cui la proposta non è stata mai attuata

Il principale ostacolo è rappresentato dall’incapacità dei Paesi dell’UE di raggiungere un accordo su quale orario adottare in modo definitivo. Alcuni Stati membri desideravano mantenere l’ora legale per tutto l’anno, mentre altri preferivano l’ora solare, il che avrebbe potuto generare una situazione estremamente confusa, con fusi orari differenti anche tra nazioni vicine. Dal 2019, le discussioni si sono affievolite e nessun governo ha più sollecitato una decisione definitiva. Di conseguenza, la Commissione Europea, riconoscendo che non ci sono le condizioni per procedere, sta ora considerando di ritirare ufficialmente la proposta.

Cosa accadrà adesso

Se la Commissione deciderà di confermare il ritiro della proposta, non ci saranno cambiamenti: continueremo a spostare le lancette avanti e indietro due volte all’anno, proprio come avviene attualmente. L’ora legale entrerà in vigore l’ultima domenica di marzo, mentre l’ultima domenica di ottobre si tornerà all’ora solare. Sebbene il tema possa essere ripreso in futuro, al momento l’Unione Europea appare intenzionata a mantenere il sistema attuale.

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