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Uomini e Donne: Pinuccia piange in studio a causa del vaccino

L'anziana signora ha avuto uno sfogo al centro studio

Pinuccia piange a Uomini e Donne, raccontando la disavventura vissuta sul treno mentre raggiungeva Roma: “Sono stata scaricata dal treno perchè non avevo il terzo vaccino”, ha confessato la donna al centro studio a Maria De Filippi. 

Uomini e Donne: Pinuccia piange a causa del vaccino

Pinuccia, dama del trono over, al centro dello studio di Uomini e Donne, nel corso della puntata del 9 febbraio, non ha trattenuto le lacrime raccontando a Maria De Filippi la disavventura vissuta per raggiungere Roma per partecipare alla registrazione della nuova puntata.

L’anziana signora, che ha preso sul serio il proprio impegno con la redazione di Uomini e Donne, per raggiungere Roma, è partita da Milano con il treno. La dama racconta che alla partenza non ha avuto nessun tipo di problema. Tuttavia, durante il viaggio, Pinuccia, come tutti i passeggeri, ha subito dei controlli per verificare che fosse tutto in regola. Purtroppo non è andato tutto bene, in quanto la donna ha  confessato di essere partita pur non avendo ancora fatto il terzo vaccino. Non avendo il green pass rafforzato necessario per viaggiare, la signora Pinuccia ha dovuto abbandonare il treno scendendo a Reggio Emilia.

Le parole di sfogo della dama

“Quando sono arrivata sul treno, mi hanno detto che dovevo scendere perchè non ero in regola”, spiega Pinuccia. “Ma cosa non avevi in regola? Il vaccino?”, chiede Maria De Filippi. “Non avevo la terza dose“, dice la signora Pinuccia. “Quindi avevano ragione. Per viaggiare ci vuole il green pass. Non poteva farti viaggiare. Questa signora che è intervenuta doveva intervenire, ma non l’ha fatto per antipatia“, le spiega Maria De Filippi. “Lo so, ma mi hanno scaricata a Reggio Emilia. Dove andavo io a Reggio Emilia? Ho chiamato Alessandro e gli ho spiegato tutto. Sono rimasta così male che il mio cuore scoppiava”, dice ancora Pinuccia.

“Sono scesa, ho chiamato la redazione. Ho preso un taxi e ho chiesto di portarmi nel primo posto in cui poter fare il vaccino. Mi hanno fatto il vaccino, l’autista mi ha aspettato. Ho pagato 36 euro, mi hanno fatto 400 euro di multa e mi hanno fatto ripagare il biglietto del treno per Roma”, dice ancora. “La parte economica la sistemiamo. Non dovevano farti partire in realtà da Milano”, dice ancora Maria.

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