Un nuovo attacco hacker al governo Usa si è verificato la scorsa notte. Diverse agenzie federali sono state prese di mira da pirati informatici. Lo riporta il New York Times, secondo cui i principali sospetti ricadono su un governo straniero, ovvero la Russia. Ad essere colpiti sono stati anche i dipartimenti del Tesoro e del Commercio, i cui sistemi di posta elettronica sono stati violati ottenendo libero accesso alle email. Secondo il New York Times si tratterebbe della cyber offensiva più grave degli ultimi cinque anni.
Attacco hacker in Usa: sospetti sulla Russia
In queste ore sarebbe quindi in corso una vasta operazione per stabilire quanto esteso sia stato l’attacco, descritto come uno dei più sofisticati di sempre. Si sospetta che ad essere violate siano state anche alcune agenzie legate alla sicurezza nazionale, ma non è ancora chiaro se siano stati rubati dati o informazioni coperti da segreto.
L’attacco arriva a meno di una settimana di distanza dall’allarme lanciato dalla Nsa, secondo la quale pirati informatici sponsorizzati dallo Stato russo stavano cercando di sfruttare alcune falle emerse, in particolare, in un sistema largamente utilizzato all’interno del governo federale.
Il Cremlino nega ogni legame
Intanto Dmitri Peskov, portavoce del Cremlino, nega ogni legame del governo russo con l’attacco hacker ai danni del governo degli Stati Uniti. A riportarlo è l’agenzia Tass. “Nego ancora una volta le accuse. Se gli americani non hanno fatto nulla in proposito per mesi, probabilmente non dovrebbero affrettarsi ad accusare in modo infondato i russi di tutto“, ha sottolineato Peskov, menzionando il fatto che la falla al sistema informatico era nota.