Disastro ambientale in California dove un guasto a un oleodotto al largo della costa della contea di Orange sta diffondendo una marea nera nell’Oceano Pacifico di oltre 100mila galloni di petrolio. Migliaia di peschi e uccelli stanno morendo avvelenati ma il fenomeno è destinato ad allargarsi. Squadre di volontari stanno cercando di contenere la perdita, ma di fatto sono riusciti a limitare il petrolio in una chiazza da Huntington Beach a Newport Beach.
Disastro ambientale in California: più di 100mila galloni di petrolio nell’Oceano Pacifico
Si tratta dell’ennesimo colpo alla biodiversità e agli equilibri dell’Oceano Pacifico, già messo a dura prova dalla fuoriuscita di greggio nel 2010. Il nuovo episodio a distanza di undici anni ha ulteriormente danneggiato le specie marine: le carcasse dei pesci deceduti hanno iniziato a riaffiorare dalle acque e ad ammassarsi sulla spiaggia. Per questo motivo sono state chiuse al pubblico le spiagge di Huntington Beach.
L’entità del danno è ancora sconosciuta: volontari e funzionari del governo stanno valutando l’importanza di quanto accaduto in queste ore mentre si indaga per appurare le cause del guasto. L’oleodotto era situato tre miglia al largo della costa di Newport Beach ed era collegato a una piattaforma petrolifera offshore gestita da Beta Offshore.
Un danno incalcolabile alla biodiversità
Secondo quanto dichiarato dal sindaco di Huntington Beach, Kim Carr, nell’oceano è stato versato l’equivalente di 3mila barili di greggio. Per mitigare gli effetti della perdita, la città ha iniziato a lavorare con partner statali e federali in un’azione coordinata volta alla tutela dell’ambiente. “I nostri lavoratori hanno rapidamente chiuso l’oleodotto e usato attrezzature specifiche per riassorbire quanto più petrolio possibile” ha spiegato una portavoce di Beta Offshore al Los Angeles Times.
Sono stati ligi al dovere nonostante il guasto. Le motivazioni dietro questo incidente sono ancora da appurare. Per Katrina Foley, supervisore di Orange County, l’impatto sull’ambiente sarà irreversibile e bisognerà farci i conti in una situazione definita “già critica”. “Esiste un ulteriore margine di danni potenziali sull’ambiente” ha spiegato Eric McCoy a capo della squadra di vigili per la sicurezza marittima di Huntington Beach. Le persone sono invitate dalle autorità a non avvicinarsi alle acque dell’oceano.
Spiagge chiuse al pubblico
“Bisogna tenersi lontani dalle spiagge per evitare il contatto con il petrolio – ha dichiarato Brad Avery, sindaco di Newport Beach -. La priorità per me è garantire la sicurezza dei residenti e dei visitatori nell’ottica di coordinare con successo le operazioni di pulizia.”
“I galloni di petrolio riversati nell’oceano forniscono un chiaro segnale – ha spiegato a tal proposito Laura Deehan, direttrice di Environment California -. Il petrolio va sostituito perché è pericoloso e inquinante. Servono energie rinnovabili”.