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Rivoli, mamma fa scoprire rete di pedofili: l’orco agiva su chat e videogiochi

Scoperto un giovane pedofilo che adescava bambini via internet, convincendoli a produrre immagini pedopornografiche. L’indagine, cominciata lo scorso luglio, è stata svolta dagli investigatori del commissariato di Rivoli (Torino). Il giovane ha utilizzato la piattaforma Fortnite per contattare i bambini per poi spostare la comunicazione su Tik-Tok, Instagram e Whatsapp. A far partire l’inchiesta la denuncia di una mamma.

Giovane pedofilo usava Fortnite per adescare bambini

L’operazione, denominata “Fortnite”, dal nome della piattaforma utilizzata per l’adescamento, è stata svolta dagli agenti di Rivoli con la collaborazione del Compartimento Polizia Postale Piemonte e del Compartimento Polizia Postale Veneto L’indagine si è sviluppata a partire dai primi giorni di luglio ed ha avuto come esito l’individuazione del soggetto responsabile: un ragazzo di 17 anni che, a partire dal primo “lockdown”, aveva utilizzato la piattaforma Fortnite per adescare bambini di poco più di 10 anni e carpirne la fiducia, spostando la comunicazione su altri social network, quali Tik tok, Instagram  e Whatsapp.
Una volta introdottosi nelle loro vite, mediante dialoghi via chat ed altre forme di contatto virtuale, l’orco pian piano induceva i bambini a ricevere passivamente immagini di natura pedopornografica e, in un momento successivo, a produrre tali immagini.

La denuncia di una mamma

Gli adescamenti sono andati avanti indisturbati sino a quando, la madre di un bimbo di 10 anni, nei primi giorni di luglio, guardando lo smartphone del figlio legge una frase sospetta. Incuriosita apre la conversazione della chat e lì scopre l’inferno. Per questo si è subito recata a sporgere denuncia al commissariato di Rivoli. La Procura per il Tribunale dei minorenni di Torino ha subito disposto sequestri e indagini che si sono concluse nelle scorse ore.

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