La Corte d’Appello di Salerno ha emesso una condanna a 12 anni di reclusione per Macario Mariniello, 66 anni, riconoscendolo colpevole dei reati di usura ed estorsione. La decisione dei giudici ha accolto l’appello della Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) di Salerno, che aveva chiesto una rideterminazione della pena rispetto al primo grado, con l’aggiunta del riconoscimento dell’accusa di usura come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.
Usura ed estorsione, condannato Macario Mariniello
Mariniello, ex affiliato alla Nuova Camorra Organizzata di Raffaele Cutolo e capozona negli anni ’80 a Nocera Inferiore, era stato coinvolto in un’inchiesta condotta dai carabinieri del Ros, che si sviluppò tra il 2013 e il 2016. Secondo le accuse, l’uomo avrebbe creato e diretto un’organizzazione criminale a base familiare, caratterizzata da una struttura verticistica e una forza intimidatrice che rievocava i metodi delle consorterie camorristiche di cui era stato leader indiscusso.
Durante le indagini, i carabinieri sequestrarono materiale compromettente tra cui 50mila euro in contanti, matrici di assegni, cambiali, scritture private, quaderni e un libro mastro contenente una lista di nomi. Dalle ricostruzioni investigative emerse che Mariniello concedeva prestiti a persone in difficoltà economica, applicando tassi d’interesse mensili del 6%.
Le vittime e le minacce
Tra i casi documentati nell’inchiesta, uno riguardava un prestito di circa 55mila euro. Una delle vittime, intercettata in conversazioni telefoniche e ambientali, fu minacciata di morte e fisicamente intimidita – afferrata per la cravatta – per i ritardi nel rimborso del denaro. Anche un parente della stessa vittima fu raggiunto da minacce telefoniche per sollecitare la restituzione delle somme dovute.