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Estorsione e false società: in sei finiscono alla sbarra, tra di loro un imprenditore di Nocera Inferiore

Usura estorsione imprenditore Nocera
Immagine di repertorio
Usura estorsione imprenditore Nocera

Società fittizie, usura ed estorsione, in 6 finiscono a giudizio su disposizione del Gup del Tribunale di Bologna: tra gli imputati vi è anche Gaetano Vitolo, imprenditore di Nocera Inferiore. Lo riporta l’edizione odierna de Il Mattino.

Usura ed estorsione: a giudizio Gaetano Vitolo, imprenditore di Nocera Inferiore

L’inchiesta, concentrata sulla figura di Gaetano Vitolo, in passato associato ad ambienti di camorra come la Nco, verte sulla gestione di una serie di società e ditte individuali impegnate nel settore della ristorazione. Ognuna di queste – secondo la procura – sarebbero state intestate ad una serie di prestanome. In questo modo, Gaetano Vitolo avrebbe tentato di eludere le misure di prevenzione patrimoniale in materia di normativa antimafia. Continuando, nei fatti, a gestire in prima persona le aziende.

Le accuse mosse a vario titolo sono trasferimento fraudolento di valori, ma anche usura ed estorsione ai danni di imprenditori in difficoltà economiche. A seguire, ipotesi di falso ideologico e indebita percezione di erogazioni pubbliche. Al centro di quel presunto reticolato complesso di società e ditte ci sarebbe stato Vitolo, imputato in gran parte degli episodi. Nella fase dei sequestri, le fiamme gialle sequestrarono beni per quasi 2 milioni di euro: tra questi c’erano anche i potenziali redditi derivanti dall’affitto d’azienda, relativo ad una pizzeria del centro di Bologna, Due Torri.

L’imprenditore di Nocera Inferiore, che da maggio si trova in carcere, dovrà rispondere anche del possesso di una pistola, così come di alcuni episodi di usura ed estorsione (divisi territorialmente tra Bologna e Nocera Inferiore). Parte dell’inchiesta sarà ora trasmessa alla procura di Nocera Inferiore al Gip competente.

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