Massa Carrara, dopo il caso della studentessa vaccinata con sei dosi di Pfizer, arriva la spiegazione dell’Asl Toscana Nord Ovest. A parlare è il dottor Tommaso Bellandi, direttore dell’unità Sicurezza del paziente, che ha ricondotto l’errore ad un calo cognitivo da parte dell’infermiera che ha effettuato la vaccinazione. A ricevere le dosi “per sbaglio” sarebbe stata una giovane tirocinante di psicologia clinica.
Studentessa vaccinata con sei dosi di Pfizer, l’Asl “Errore per un calo cognitivo”
All’indomani del caso della giovane alla quale sono state inoculate, per errore, 6 dosi del vaccino anti Covid Pfizer, arrivano le spiegazioni da parte della Asl di competenza: a parlare è direttore dell’unità Sicurezza del paziente, il dottor dottor Tommaso Bellandi “L’errore – ha spiegato – si è verificato al momento della preparazione, prima della somministrazione del vaccino. Si è trattato di un calo di attenzione, di quelli che possono succedere a ogni essere umano, anche se in certe situazioni non dovrebbe accadere”.
Farmaco non diluito
L’infermiera che ha iniettato le dosi “per sbaglio”, avebbe estratto il il farmaco della fiala, senza effettuare la diluizione per estrarre le dosi contenute in ognuna di esse. L’infermiera si era accorta immediatamente dell’errore e aveva avvisato subito il medico responsabile e soprattutto la paziente, che è stata attentamente monitorata nelle ore immediatamente successive, per verificare l’eventuale insorgere di reazioni avverse.
Nessun effetto collaterale con sovradosaggio
Anche se quello di Massa Carara è il primo caso al mondo, la stessa Pfizer ha effettuato studi sul sovradosaggio almeno di cinque volte, senza riscontrare l’insorgenza di effetti collaterali gravi. Casi simili, con cinque dosi, si sono già registrati in Israele e in Germania e anche in questi casi non si è verificato nessun effetto collaterale importante
Come sta la ragazza
La ragazza sta molto meglio, ed è stata lei stessa a raccontare della sua disavventura: “Sono stanchissima. E molto stressata. Ho forti dolori nel punto dell’inoculazione, mi fa male tutto il braccio e ovviamente ho paura. Adesso bisogna vedere che cosa accadrà. Non c’è letteratura. Non farò nessuna denuncia penale ma è ovvio che se avrò in futuro gravi conseguenze qualcuno dovrà rispondere in sede civile. La mia tolleranza vale solo per l’infermiera o chi per lei ha sbagliato non per la struttura che comunque non può mai permettersi certe disavventure”.