Cronaca

Vaccini, Aifa ha revocato il divieto d’uso per AstraZeneca

"Il nesso causale con eventi rari trombotici non è dimostrato ma saranno avviati ulteriori studi", ha aggiunto Magrini

Il comitato di Aifa ha ratificato e poco fa ha revocato il divieto d’uso per il vaccino di AstraZeneca“. Lo ha detto il direttore generale dell’Agenzia italiana del farmaco, Nicola Magrini, durante la conferenza stampa organizzata dal ministero della Salute in seguito al pronunciamento dell’Ema sul vaccino AstraZeneca, la cui somministrazione era stata temporaneamente sospesa.

AstraZeneca, Aifa ha revocato il divieto

Magrini ha poi ribadito quanto detto dall’Ema: “La notizia principale da sottolineare è che i benefici del vaccinio Astrazeneca superano ampiamente i rischi e quindi il vaccino è sicuro senza limitazioni di età e senza sostanziali controindicazioni per l’uso. Non è associato ad un aumento del rischio trombotico, nè ci sono problematiche rispetto ai lotti”.

Alla conferenza partecipano il direttore generale di Aifa, Nicola Magrini, il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Giovanni Rezza, e il presidente del Consiglio superiore di sanità, Franco Locatelli.

Magrini (Aifa): “Nesso vaccini-trombosi rare non dimostrato, approfondiremo”

Il nesso causale con eventi rari trombotici non è dimostrato ma saranno avviati ulteriori studi”, ha aggiunto Magrini. “La preoccupazione giustificata nata dalla segnalazione di questi pochi casi di una certa gravità ha portato alla sospensione della campagna vaccinale in Ue. Ma gli eventi rari si possono conoscere meglio solo dopo l’utilizzo. Non c’è ad oggi un legame causale”, ha precisato il direttore dell’Aifa. Magrini ha ricordato le cifre su questi eventi rari: “18 casi di trombosi dei seni cavernosi cerebrali e 7 di coagulazione su 20 milioni di vaccini”.

Rezza: “Rischioso frenare campagna vaccinale”

Il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Giovanni Rezza, ha sottolineato che “la revoca della sospensione è un grande sollievo perché dobbiamo dare accelerazione forte alla campagna vaccinale. A fronte dei rarissimi eventi avversi dobbiamo invece considerare che abbiamo ora incidenza elevata di Covid nel Paese con 150 casi per 100mila abitanti. Rinunciare ora ad una forte campagna vaccinale sarebbe estremamente rischioso”.

Cosa ha detto l’Ema su Astrazeneca

Ieri l’Ema, in un’attesa conferenza stampa dal quartier generale di Amsterdam, ha dato il via libera alla ripresa delle vaccinazioni con Astrazeneca dopo lo stop cautelativo di lunedì scorso di diversi Paesi europei in seguito ad alcuni casi sospetti di trombo-embolia. Ha ribadito che il vaccino Astrazeneca è “sicuro ed efficace” e “non può essere associato a un aumento di eventi tromboembolici”, e che “i benefici” di sottoporsi alla vaccinazione “sono superiori ai rischi”.

L’Ema ha anche precisato che non può essere escluso un legame con i rari casi tromboembolici registrati in alcuni Paesi, ma che si tratta solo di “25 casi su circa 20 milioni di somministrazioni del vaccino”. L’agenzia ha spiegato che su questi rari eventi avversi verrano svolti “ulteriori approfondimenti”.

Inoltre ha raccomandato di aggiungere un’avvertenza al foglietto illustrativo del vaccino Astrazeneca, in modo che queste informazioni sui rari eventi avversi siano “rese note ai medici e al pubblico“. Subito dopo il pronunciamento dell’Ema il presidente del Consiglio Mario Draghi ha spiegato che la vaccinazione con AstraZeneca riprenderà in Italia oggi dalle 15.

Aifa: “Venute meno le ragioni al divieto d’uso”

Dopo il pronunciamento dell’Ema, l’Aifa, che lunedì scorso aveva sospeso la somministrazione del vaccino Astrazeneca dopo lo stop avvenuto in altri Paesi, ha fatto sapere che “sentito il Ministro della Salute, la Direzione generale della Prevenzione del ministero della Salute e il Consiglio Superiore di Sanità, sono venute meno le ragioni alla base del divieto d’uso in via precauzionale dei lotti del vaccino, emanato il 15 marzo 2021″.


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Il sito del Ministero della Salute

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