Cronaca

Vaccino antinfluenzale in ritardo: mancano le dosi in 12 Regioni

Vaccinazione antinfluenzale, mancano le dosi in dodici Regioni. Il ministero della Salute ha raccomandato di anticipare la profilassi dall’inizio di ottobre ma qualcosa è andato storto. Secondo un monitoraggio della Fimmg (la Federazione italiana medici di medicina generale), che già da un mese sta raccogliendo segnalazioni da tutta Italia di medici che non hanno ancora ricevuto le dosi necessarie, le Regioni pronte sono meno della metà: Lombardia, Veneto, Liguria, Friuli, Toscana, Lazio (già iniziato il 5 ottobre), Abruzzo, Basilicata e Puglia.

Vaccinazione antinfluenzale: mancano i vaccini per tutti

Nella altre Regioni, invece, le dosi ci sono, ma solo per gli anziani: i medici di famiglia dell’Emilia Romagna, Piemonte, Marche, Campania, Calabria e Sicilia hanno infatti ricevuto solo le dosi di vaccino con gli adiuvanti, cioè quelli potenziati con sostanze che vengono aggiunte al principio attivo del vaccino per rafforzare l’efficacia della risposta immunitaria alla vaccinazione.

Tra le Regioni che si trovano indietro nella tabella di marcia, Molise, Umbria e Valle d’Aosta. In realtà, di tempo per organizzarsi ce n’era per tutti. “Le Regioni decidono annualmente – si legge in un documento del ministero della Salute – attraverso gare per la fornitura di vaccini, tra i prodotti disponibili in commercio, quelli che saranno utilizzati durante le campagne vaccinali“.

Cosa è andato storto

Attualmente ci risultano ordini tra i 14 milioni e 15 milioni di dosi – spiega Claudio Cricelli, presidente della Società italiana di medicina generale e delle cure primarie – Ciascuna regione fa un ordinativo per conto proprio e lo comunica al ministero. Si definisce così un fabbisogno regione per regione. I vaccini vengono poi distribuiti per lotti“.

Il Lazio ha già somministrato la settimana scorsa 150mila dosi di vaccino e ne ha ricevute almeno il doppio – rimarca Cricelli – In Toscana già prenotate tra 300 e 400mila dosi. I medici hanno già fatto la prenotazione, il vaccino non viene consegnato tutto insieme, ma un po’ per volta settimana per settimana, da qui a novembre“.

Dosi non disponibili per tutti

Per il momento le dosi non sono disponibile per tutti. “Siamo in ritardo per la consegna del vaccino per le popolazioni più giovani – rimarca Silvestro Scotti, segretario generale nazionale della Fimmg – in buona parte di Italia è stato distribuito quello coadiuvante per le persone più anziane. Dipende tutto dalle gare regionali. In Sicilia, per fare un esempio, stanno avendo i vaccini adiuvati, ma gli altri non saranno consegnati prima del 20 novembre. Al medico resterà così un mese e mezzo per vaccinare quella parte di popolazione che necessita degli altri farmaci. A fine novembre si dovranno completare due terzi della vaccinazione in un terzo di tempo. È ovvio che siamo di fronte ad una disorganizzazione. Continua a non funzionare la governance di chi dovrebbe avere la responsabilità nel territorio“.

Ora siamo in difficoltà rispetto alle forniture – prosegue Scotti – comincia a venire il diabetico sotto i 65 anni o l’iperteso e non posso vaccinarlo perché non ho il vaccino adatto. Questo ritardo non favorisce la campagna vaccinale“.