Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, non ci sta e risponde alla lettera di precisazione di Andrea Crisanti sulle sua dichiarazione sul vaccino contro il Covid. “La toppa è peggio del buco. Era meglio stare zitti”, ha detto in collegamento con Tagadà.
Vaccino Covid: le giustificazioni di Crisanti non convincono
“Ho formulato un concetto di buonsenso che non esprimeva alcun giudizio negativo sulla bontà del vaccino né tantomeno metteva in discussione la validità della vaccinazione come il mezzo più efficace per prevenire la diffusione delle malattie trasmissibili“, aveva detto Crisanti giustificando le sue parole contro il vaccino. Bassetti lo ha attaccato, facendo leva sulla campagna vaccinale cui l’intera comunità scientifica dovrebbe aderire.
“Tutti dobbiamo impegnarci per la campagna vaccinali che partirà tra un mese. Non si fa l’interesse del paese instillando il dubbio in un paese che, in materia di vaccini, è già scettico“, ha spiegato.
Bassetti: “Dobbiamo credere in enti come Fda e Aifa”
“Dobbiamo credere in enti come Fda e Aifa, che fanno l’interesse dei pazienti. Si dimostra che qualcuno è molto lontano dai malati e dai vaccini. Nella vita non ci si improvvisa, anche a livello di curriculum. Se non ci si è mai occupati di vaccini e di malattie infettive se non negli ultimi 9 mesi, si giustificano poi certe dichiarazioni”.
#tagada Vaccino, #Bassetti contro la lettera di #Crisanti al Corriere: “La toppa è peggio del buco, era meglio stare zitti. Non è instillando dubbi in un popolo già scettico che si fa l’interesse del nostro Paese” #tagadala7 #23novembre https://t.co/Le949HZUpv
— La7 (@La7tv) November 23, 2020
“Quando ho detto ai miei collaboratori che forse saremmo entrati in qualche sperimentazione, avevo la fila di persone pronte a farsi il vaccino. Sono persone che sanno cosa significa mettersi ogni giorno lo scafandro. Chi dice certe cose evidentemente non rischia la vita. Si dimostra anche in questo caso la pochezza. Lasciamo perdere” ha concluso Bassetti.