Cronaca

Il vaccino in farmacia dà diritto al green pass? | Tutto quello che c’è da sapere

Il vaccino in farmacia dà diritto al green pass?  Tutto quello che c’è da sapere. Il Lazio e la Valle d’Aosta. Ma anche Sicilia (a breve), e città come Napoli e Firenze. Sono questi al momento i (pochi) territori italiani in cui è già possibile prenotare e ottenere il vaccino anche in farmacia.

Il vaccino in farmacia dà diritto al green pass?

Tra qualche giorno però, dal 14 o dal 21 giugno, dovrebbe essere il turno anche di Lombardia, Piemonte, Umbria e Marche. L’obiettivo, dichiarato tanto dal commissario per l’emergenza Francesco Figliuolo quanto dai diversi governatori regionali, è quello di rendere più capillare il meccanismo delle immunizzazioni in modo da velocizzare ulteriormente la campagna vaccinale, raggiungere anche i più renitenti alle immunizzazioni e col tempo mandare via via in disuso gli hub vaccinali. “Nell’area di Roma – ha spiegato ad esempio il generale in conferenza stampa ieri – prima di ferragosto alcuni grandi hub verranno chiusi”.

Le regole

D’altronde con i numeri dei cittadini da vaccinare che vanno esaurendosi, il carico delle prestazioni da offrire diminuisce e può essere assorbito con più facilità. Anche perché le farmacie (al pari dei tanti presidi ospedalieri o, in alcuni casi, dei medici di base) assolvono esattamente alle stesse funzioni degli hub. Per cui, in altre parole, possono tranquillamente emettere la documentazione sanitaria utile all’ottenimento della cosiddetta certificazione verde nazionale o, non appena sarà operativo, del digital covid certificate dell’Unione Europea.
L’avvenuta vaccinazione infatti per 9 mesi dà diritto, al pari di un certificato di guarigione per 6 mesi o di un tampone molecolare negativo effettuato nelle 48 ore precedenti a quando il pass si rende necessario, all’emissione quindici giorni dopo la prima dose di una certificazione cartacea o digitale.

Un documento con un codice Qr da scaricare dal proprio fascicolo sanitario elettronico ma anche, a breve, dall’app Io e dall’app Immuni. Non solo. Sono anche previsti altri strumenti per ricevere la certificazione anche per gli utenti che non hanno Spid o Carta d’identità elettronica per accedere a questi servizi: come la ricezione di un codice via mail o sms.

Questo codice viene abbinato alle ultime otto cifre e alla scadenza della propria tessera sanitaria e vale esattamente come il Green pass. Inoltre, con l’obiettivo di dare agli utenti più canali possibili, è ammessa anche la possibilità di scaricare il certificato tramite il proprio medico di base, il pediatria o le stesse farmacie. Proprio in questo senso però, al momento, la vicenda è un po’ articolata e sembrerebbe che non tutte le strutture siano ancora in grado di fornire il pass vaccinale materialmente anche se dal 14 giugno (nel Lazio) o dal 15 (nel resto del Paese) questo è necessario, ad esempio, per partecipare ad una festa privata o un banchetto matrimoniale. Tuttavia le modalità per l’ottenimento, come visto, sono tante e quindi non c’è pericolo di non poter ricevere il proprio ambito codice Qr.


Tutte le notizie sul coronavirus

Il sito del Ministero della Salute

 

 

 


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