Cronaca

Vaiolo delle scimmie, come sta il 32enne ricoverato ad Arezzo

Quali sono le condizioni di salute del paziente italiano positivo al vaiolo delle scimmie? A rispondere a questa domanda è Danilo Tacconi, primario di Malattie infettive dell’ospedale di San Donato di Arezzo. Ai microfoni di ArezzoNotizie, il medico ha spiegato che il paziente “sta bene. Per fortuna il virus si trasmette con una modalità di contatto molto stretto, non è facilmente contagioso”.

Vaiolo delle scimmie, come sta il paziente italiano positivo

Attualmente il 32enne toscano si trova in isolamento. Il livello di contagiosità è basso, si tratta di piccoli focolai legati a determinate zone e contesti. Questa malattia si contrae attraverso un contatto stretto o con la persona infetta o con dei vestiti usati dalla persona infetta. In misura molto bassa anche attraverso piccole gocce di saliva, ma serve un avvicinamento di circa un metro, oltre non si trasmette.

“Non dà segnali di complicanze – spiega il dottore – È un caso che sta avendo un’evoluzione simile agli altri tre presenti allo Spallanzani a Roma”. Nessun allarmismo quindi dopo il caso riscontrato: “I casi di vaiolo delle scimmie al di fuori dell’Africa non hanno avuto conseguenze importanti, è effettivamente una malattia con esito benigno, ci auguriamo che non ci sia una diffusione ulteriore”.

Vaiolo delle scimmie, Pregliasco: “Rischio con rapporto in generale”

Evidenziare le caratteristiche oggettive della casistica attuale” del focolaio che sta crescendo in particolare in Europa “non autorizza, né giustifica, atteggiamenti di stigma o toni discriminatori nei confronti di nessuno”. Lo precisa il virologo dell’università Statale di Milano, Fabrizio Pregliasco.

Il rischio di trasmissione

Per Pregliasco va certamente puntualizzato che “il rischio riguarda il contatto sessuale in genere”, in quanto contatto molto stretto per definizione. “Il fatto poi che in una quota di maschi che fanno sesso con maschi ci possa essere una maggiore promiscuità aumenta questo rischio”, aggiunge il medico.

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