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Vaiolo delle scimmie, aumento dei casi in Africa: l’Oms dichiara stato d’emergenza sanitaria internazionale

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L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha dichiarato lo stato di emergenza sanitaria internazionale (Pheic) in seguito all’aumento dei casi di mpox (il vaiolo delle scimmie) in Africa. Lo ha annunciato il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus, durante una conferenza stampa convocata a Ginevra

Vaiolo delle scimmie, l’Oms dichiara stato d’emergenza sanitaria mondiale

“Oggi il Comitato di emergenza” su Mpox “si è riunito e mi ha informato che, a suo avviso, la situazione costituisce un’emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale. Ho accettato questo parere”. Ha detto il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, oggi durante una conferenza stampa convocata a Ginevra.

“La rilevazione e la rapida diffusione di un nuovo clade di Mpox”, che appare responsabile di una malattia più grave, “nella parte orientale della Repubblica democratica del Congo, la sua rilevazione in Paesi limitrofi che non avevano precedentemente segnalato” il vaiolo “e il potenziale di ulteriore diffusione in Africa e oltre” i suoi confini “sono molto preoccupanti”, ha evidenziato il Dg Oms, ricordando come a complicare il quadro ci siano anche “altri focolai di altri cladi di Mpox in altre parti dell’Africa. È chiaro che una risposta internazionale coordinata è essenziale per fermare questi focolai e salvare vite”. 

“Il consiglio dato dal Comitato di emergenza a me, e la posizione del Cdc Africa (la rete dei Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie) che ieri ha dichiarato un’emergenza sanitaria pubblica regionale, sono allineati”. “Mpox è stato segnalato nella Rdc per più di un decennio”, ma “il numero di casi segnalati finora quest’anno ha già superato il totale dell’anno scorso, con oltre 14mila casi e 524 decessi”.  L’Oms “è sul campo, e sta collaborando” con i Paesi colpiti e a rischio.

Il capo dell’Oms ha poi ribadito che per il piano di risposta regionale messo a punto serve “un importo iniziale di 15 milioni di dollari Usa. Abbiamo stanziato 1,45 mln dal Fondo dell’Oms per le emergenze e prevediamo di stanziarne altri nei prossimi giorni. Stiamo anche facendo appello ai donatori affinché finanzino il resto del piano”. L’impegno per le prossime settimane è anche quello di “coordinare la risposta globale”, e sfruttare “la nostra presenza sul campo per prevenire la trasmissione, curare gli infetti e salvare vite”.

 

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