Cronaca

Vaiolo delle scimmie, primo caso a Siena: è il secondo in Toscana | Rientrato da un viaggio all’estero

Il paziente, rientrato da un viaggio all'estero, a pochi giorni dal ricovero è in condizioni stabili

È stato riscontrato il primo caso del vaiolo delle scimmie in provincia di Siena, mentre è il secondo in Toscana. Il paziente, rientrato da un viaggio all’estero, a pochi giorni dal ricovero è in condizioni stabili.

Vaiolo delle scimmie, primo caso riscontrato a Siena

È stato riscontrato il primo caso in provincia di Siena, mentre è il secondo in Toscana. Il paziente, proveniente da un viaggio all’estero, si è recato in ospedale nello scorso fine settimana perché presentava vari sintomi.

Il paziente presentava lesioni cutanee sospette e il personale del pronto soccorso, dietro consulto con l’infettivologo, ha eseguito ulteriori approfondimenti riscontrando l’esito positivo al virus.

Il ricovero

Il paziente adesso è ricoverato in isolamento nel reparto di Malattie Infettive e Tropicali, diretto dal professor Mario Tumbarello e, a pochi giorni dal ricovero, è in condizioni stabili.

Le azioni anti-contagio

I professionisti che hanno preso in cura il paziente hanno usato tutte le precauzioni volte a prevenire il contagio. Allertato anche il Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Usl Toscana sudest.

“Per prima cosa ci tengo a ringraziare i nostri professionisti per la risposta pronta e immediata al caso. Febbre alta, mal di testa, dolori muscolari, mal di schiena, stanchezza e ingrossamento dei linfonodi sono i primi sintomi iniziali della patologia a cui si uniscono lesioni cutanee e vescicole. La trasmissione interumana avviene attraverso il contatto stretto con fluidi e materiale infetto proveniente dalle lesioni cutanee di una persona infetta, oppure attraverso droplets in caso di contatto prolungato faccia a faccia. Inoltre il virus può essere trasmesso per contatto diretto con i fluidi corporei di una persona infetta. Così come avviene con il Covid-19, è necessario prestare attenzione agli oggetti contaminati. Anche in questo caso i protocolli anti-contagio devono essere rispettati attentamente”.

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