Il seminario diocesano di Vallo della Lucania ha ospitato un incontro della zona Poseidonia dell’AGESCI, con oltre 100 scout partecipanti a momenti di formazione e una S. Messa officiata dal Vescovo Mons. Calvosa.
Un weekend di formazione per oltre 100 scout
Lo scorso weekend, il seminario diocesano di Vallo della Lucania ha accolto l’incontro della zona Poseidonia dell’AGESCI (Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani). Più di 100 scout hanno partecipato a momenti di formazione e crescita, culminati con la S. Messa officiata dal Vescovo Mons. Calvosa nella cappella del seminario.
Undici gruppi scout provenienti da diverse zone della Provincia hanno preso parte all’evento. Tra questi, i gruppi di Pontecagnano, Battipaglia 1° e 3°, Montecorvino 1° e 10, Olevano 1°, Agropoli 1°, Roccadaspide 1°, Vallo della Lucania 1°, Eboli 12, e un nuovo gruppo di Polla, denominato Vallo di Diano 1.
Lucia Gorga, responsabile femminile della zona Poseidonia, ha sottolineato l’importanza della formazione per i capi scout: “Noi svolgiamo il nostro servizio nel far crescere i ragazzi come cittadini attivi da adulti. La formazione è fondamentale per offrire un servizio competente. Abbiamo svolto moduli su primo soccorso, cambuse consapevoli e comunicazione.”
La S. Messa con il Vescovo
Nella mattinata di ieri, il Vescovo Vincenzo Calvosa ha presieduto la S. Messa nella cappella del seminario, animata dagli scout. Mons. Calvosa ha evidenziato l’importanza della vita associativa al servizio degli altri: “Sono contento che abbiano scelto questo luogo di formazione. Questo momento è formativo ma anche di comunione tra i vari gruppi della zona Poseidonia, che comprende le diocesi di Vallo della Lucania, Salerno e Teggiano – Policastro. Spero che questa esperienza possa attrarre e unire i giovani, specialmente in fase adolescenziale.”
Simboli di Servizio e Comunione
Durante la celebrazione, sono stati presentati alcuni simboli dei gruppi scout, rappresentativi del loro impegno nel servizio agli altri. Tra i doni offerti, il cubo di Rubik come simbolo della diversità che unisce, la porta di Agropoli sempre aperta ad accogliere, le primizie come l’olio e il grano, la tovaglia simbolo di ospitalità e i fiori come segno di rinascita dai momenti difficili.