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Firenze, vandalizzate le sedi di Forza Italia e Lega: insulti anche a Silvio Berlusconi

Le sedi locali di Forza Italia e Lega a Firenze sono state oggetto di vandalismo e insulti. Sono state imbrattate con una serie di scritte realizzate utilizzando bombolette di vernice spray. Gli esponenti locali dei partiti hanno denunciato l’accaduto, che ha poi ricevuto una vasta attenzione a livello nazionale.

Firenze, vandalizzate le sedi di Forza Italia e Lega

La fotografia della sede di Forza Italia è stata pubblicata dal leader reggente, Antonio Tajani: “Vandalizzare la sede di un partito, insultare un morto e gioire per la sua scomparsa bestemmiando. Come si può serbare così tanto odio? – ha scritto il ministro degli Esteri – Mi auguro ci sia una condanna trasversale per quanto accaduto a Firenze. Solidarietà ai militanti di Forza Italia vittime di un gesto ignobile”. Sulla vetrina della sede, infatti, è comparsa la scritta rossa con un attacco alla memoria di Silvio Berlusconi e una bestemmia: “È morto, Dio…”.

A poche ore di distanza è stata imbrattata anche la sede della Lega, che si trova sempre in viale Corsica a Firenze. Il Carroccio fa sapere che è la terza volta in appena otto mesi. In questo caso è toccato a Matteo Salvini essere preso di mira: al leader della Lega sono stati disegnati una parrucca in testa e un naso da clown sulle vetrine esterne della sede allestite con dei manifesti, accompagnati dalla scritta “pagliaccio”. Sul tappeto di ingresso della sede della Lega, invece, è comparsa un’altra scritta realizzata con la vernice spray: “Leghisti fuori dai nostri quartieri”.

In una nota, il commissario regionale della Lega Toscana Luca Baroncini e il segretario provinciale di Firenze Federico Bussolin fanno sapere:

“Queste reazioni dei soliti idioti non fanno altro che confermare che stiamo lavorando bene nei quartieri in difesa della legalità Proseguiremo nelle nostre battaglie, a cominciare da oggi che è previsto l’open day della sede per la raccolta firme lanciata nei giorni scorsi in città contro le occupazioni”.

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