Si chiama Antonino Sciuto il ragazzo accusato di aver ucciso Vanessa Zappalà, la ragazza morta in provincia di Catania, raggiunta da diversi colpi di arma da fuoco la scorsa notte. La 26enne stava passeggiando in compagnia di amici sul lungomare di Acitrezza, frazione marinara di Aci Castello, nel Catanese. A sparare, secondo le testimonianze raccolte dai Carabinieri, sarebbe stato proprio il 39enne, ex fidanzato della vittima, che è attivamente ricercato da militari dell’Arma.
Vanessa Zappalà uccisa a Catania, chi è Antonio Sciuto, l’ex fidanzato
Sono stati gli stessi militari a diffondere le foto del 39enne. L’uomo era stato denunciato per stalking da Vanessa Zappalà. Per quel reato la Procura di Catania aveva chiesto e ottenuto dal Gip che fosse posto agli arresti domiciliari. Attualmente era sottoposto al divieto di avvicinamento.
“Quante volte ti mandavo messaggi: ‘Stai attenta Vane, Vane ho paura’- ha scritto sui social un’amica disperata – E tu ‘tranquilla non mi fa niente, è solo geloso”. Facevi casa e lavoro, una ragazza tranquilla, buona, gentile, educata. Ho un grande senso di vuoto, di angoscia”.
Il suicidio
Si è impiccato Antonio Sciuto, il ragazzo accusato di aver ucciso l’ex fidanzata Vanessa Zappalà in provincia di Catania. Il corpo senza vita dell’uomo è stato ritrovato in un casolare in contrada Trigona, nelle campagne di Trecastagni come riportato da LiveSicilia.
Dalla serata di ieri, domenica 22 agosto, il 38enne era in fuga dopo avere ucciso a colpi di pistola l’ex compagna, Vanessa Zappalà, di 26 anni. Gli amici che si trovavano in compagnia della vittima, mentre passeggiavano sul lungomare di Acitrezza, lo avevano visto andare via al volante di una Fiat 500. È la stessa macchina trovata vicino al corpo di Sciuto.
Catania, ragazza uccisa dall’ex: dolore per Vanessa Zappalà
L’amica, una vicina di casa, ha raccontato il terrore vissuto da Vanessa: “Ti avvisavo ogni sera: ‘Stai attenta che si apposta sotto casa nostra’. E adesso come farò ogni sera ad affacciarmi senza chiederti: ‘Vane che fai?” E tu: “Niente, fumiamoci una sigaretta nel balcone’. Principessa del mio cuore, ogni volta che entrerò al panificio non ti vedrò. Stamattina il mio pianto, le mie urla, con mia mamma abbiamo capito tutto senza sapere ancora la notizia”.
Il cordoglio social
“Sono sconvolta, ogni mattina mi accoglieva col suo sorriso e la sua gentilezza al panificio”, racconta una signora che la conosceva. “Non si può morire così, bastardo devi fare la sua fine”, scrivono in molti ricordando quella giovane ragazza che ora sorride dalle foto condivise sui social.