Variante Delta del Covid e vaccini: è stato pubblicato ieri su Lancet uno studio su 19.500 infezioni e 377 ricoveri dalla Scozia. Il periodo esaminato va dal 1 aprile al 6 giugno. I positivi complessivi alla Delta sono stati 7.723. Di questi, il 35,5% è andato in ospedale, ma il 70% dei casi Delta si è verificato in persone non vaccinate. I casi di Delta hanno riguardato tutte le età, ma in particolare la fascia 5-9 anni (se paragonata ai casi di varianti non Delta).
Variante Delta: “Pochissimi rischi con 2 dosi di vaccino”
Il rischio di finire in ospedale con la variante è stato stimato di 2 volte superiore (non significa che la variante sia di per sé più letale) ed è confermato che altre patologie sottostanti aumentino questa probabilità. L’efficacia dei vaccini contro le infezioni è stata stimata per Pfizer del 79% con la variante Delta (confrontato con il 92% sulla Alfa) e per AstraZeneca del 60% con la Delta contro il 73% verso la Alfa (in questo studio specifico).
L’efficacia del vaccino
Anche il ministero della Salute britannico (PHE) aggiorna di settimana in settimana le sue valutazioni: sempre ieri, in occasione dell’intervento di Boris Johnson sulla decisione di rimandare le ultime aperture di un mese, il PHE ha pubblicato le nuove valutazioni sulla Delta.
I numeri di questo rapporto (non pubblicato né sottoposto a revisione tra scienziati) sono più ottimisti, ma soprattutto più “indicativi” per la comunità, perché misurano l’efficacia dei vaccini contro la Delta non sulle infezioni, ma sui casi gravi (ospedalizzazioni e decessi).
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È il dato che interessa di più ovviamente, anche perché l’efficacia dei vaccini in generale misura i casi positivi di Covid evitati, ma in realtà i vaccini sono stati studiati non tanto per evitare il contagio (cosa che comunque aiutano a fare), ma per evitare la malattia da Covid grave e infatti su questo parametro funzionano ottimamente. Nel prevenire le ospedalizzazioni dopo il contagio con la Delta, Pfizer è risultato efficace al 94% dopo la prima dose e al 96% dopo la seconda. AstraZeneca previene i ricoveri con efficacia al 71% dopo la prima dose e 92% con la seconda.