Don Vasco da Gama, spesso erroneamente citato nella forma spagnola «de Gama», conte di Vidigueira e viceré delle Indie Orientali, nato a Sines il 3 settembre del 1469 e morto a Cochin il 24 dicembre del 1524, è stato un esploratore portoghese, primo europeo a navigare direttamente fino in India doppiando Capo di Buona Speranza.
Vasco da Gama, tutto quello che c’è da sapere sul noto esploratore portoghese
Vasco da Gama nacque a Sines il 3 settembre 1469 da il padre, Estêvão da Gama, e la madre, una nobile donna di origine inglese appartenente alla famiglia Sodré; difatti i Sodré sono i discendenti dei baroni Le Boteler di Suddley.
Partecipò ancora in giovane età a varie spedizioni portoghesi lungo la costa occidentale dell’Africa; all’inizio del XV secolo, la scuola di navi di Enrico il Navigatore aveva circumnavigato le coste dell’Africa al servizio della corona portoghese. Intorno al 1460 il profilo della sua missione andava mutando nella ricerca dell’agognata Rotta delle spezie, un passaggio per l’India intorno alla punta meridionale dell’Africa. Un successo di questo progetto avrebbe permesso di fare a meno dell’intermediazione di commercianti arabi, persiani, turchi e veneziani, che gravava sul prezzo delle spezie orientali come il pepe, la noce moscata e i chiodi di garofano.
Verso la fine del secolo, questa ricerca stava giungendo a compimento. Nel 1488 Bartolomeo Diaz era riuscito a raggiungere il Capo di Buona Speranza, mentre Pêro da Covilhã aveva viaggiato per terra fino a Calicut, esplorando possibili fonti di approvvigionamento di spezie sul subcontinente indiano. Non rimaneva che unire i due segmenti del viaggio.
Questo compito fu inizialmente affidato a Estêvão da Gama, il padre di Vasco; ma questi morì prima di poter affrontare il viaggio. Nonostante il figlio avesse allora meno di trent’anni, i servigi resi al Re di Portogallo Manuele I lungo la Costa d’Oro sembrano averlo qualificato abbastanza da incaricarlo della missione al posto del più anziano Bartolomeo Diaz.
Il viaggio
Vasco lasciò Lisbona l’8 luglio 1497 sulla sua ammiraglia, la nave São Gabriel (120 t), accompagnata dalla São Rafael (100 t) sotto il comando di Nicolao Coelho e dalla Santa Fé sotto il comando del fratello Paulo da Gama, una nave da carico e un equipaggio di 150 uomini.
Fu il primo capitano nella storia a scegliere di distaccarsi nettamente dalla costa per poter sfruttare venti migliori, utilizzando la tecnica della volta do mar messa a punto dai navigatori portoghesi. Si inoltrò nell’Atlantico occidentale, tra l’altro senza trovare le zone più adatte alla navigazione a vela. Accompagnato da Bartolomeo Diaz fino al Capo di Buona Speranza proseguì da solo, doppiandolo a novembre. A Natale passò come primo europeo le coste del Natal, da lui così chiamato. Il 7 aprile 1498 raggiunse Mombasa, i cui commercianti arabi tentarono di sabotare il suo viaggio. Da lì Gama riuscì ad arrivare a Malindi, allora in feroce concorrenza con Mombasa. Il sultano di Malindi accolse i nemici dei suoi nemici a braccia aperte e gli mise a disposizione un famosissimo esperto navigatore – lo Yemenita Ahmad b. Majid al-Najdi – che lo aiutò con grande perizia per condurlo senza problemi fino all’attuale stato del Kerala, in India.[1]
Il 20 maggio 1498 sbarcò a Calicut (nome della città di Kozhikode) nel Malabar, sulla costa sud-occidentale del subcontinente indiano. Per la prima volta una nave europea era approdata in India.
Seguirono difficili negoziati con lo Zamorin (principe), continuamente avversati dai mercanti arabi residenti, per arrivare alla conclusione di un trattato commerciale. Dopo mesi di sforzi diplomatici da Gama ottenne una concessione e ripartì l’8 ottobre, lasciandosi dietro alcuni dei suoi uomini con l’incarico di stabilire un insediamento commerciale.
Al suo ritorno a Lisbona, il 9 settembre 1499, venne accolto trionfalmente come l’uomo che aveva portato a compimento un progetto iniziato ottant’anni prima, ed insignito del titolo di “Ammiraglio dell’Oceano Indiano”.
Altre missioni
La seconda missione per l’India fu comandata nel 1500 da Pedro Álvares Cabral, che in quest’occasione avrebbe incidentalmente scoperto il Brasile. Cabral scoprì che gli uomini di Vasco da Gama lasciati a Calicut erano stati assassinati e bombardò la città per ritorsione.
Nel 1502 Vasco Da Gama partì al comando di una flotta composta da 21 navi da guerra. Istituì guarnigioni lungo la costa dell’Africa orientale, agì da filibustiere contro diverse navi arabe e infine sconfisse la flotta di Calicut. Da vincitore, impose un trattato di pace che assicurò al Portogallo il monopolio sul commercio di spezie tra le Indie e l’Europa. Questa missione di guerra pose le basi per l’egemonia della flotta portoghese nell’Oceano Indiano.
In questa occasione, Vasco da Gama, nel competere coi locali mercanti, perpetrò atti di estrema crudeltà ai danni degli abitanti dei luoghi da lui toccati, guadagnandosi una penosa notorietà in India. Durante il suo viaggio alla volta di Calicut, da Gama intercettò una nave carica di pellegrini musulmani a Madayi, che si spostava da Calicut a La Mecca. Testimoni oculari del misfatto, Thomé Lopes e Gaspar Correia, parlano di 400 vittime maschili e di 50 donne che li accompagnavano, oltre a un ambasciatore egiziano, tutti trucidati, malgrado costoro avessero promesso somme cospicue per il loro rilascio. Da Gama guardò la scena attraverso l’oblò e vide le donne che portavano oro e gioielli e sollevavano i loro bambini per chiedere pietà.
Al ritorno in patria venne insignito dell’Ordine Supremo del Cristo. Nominato Conte di Vidiguera, ricevette dei terreni prima appartenuti al casato dei Braganza. Da Gama vi si ritirò, ma venne richiamato in servizio nel 1524, per tornare in India da Viceré. Ma poco dopo il suo arrivo, morì nella città di Cochin. Nel 1539 le sue spoglie vennero riportate in Portogallo.
Il poema nazionale del Portogallo, I Lusiadi di Luís Vaz de Camões tratta principalmente dei viaggi di Vasco da Gama.
È tradizione che il 9 settembre di ogni anno, anniversario del ritorno in patria della missione, a Lisbona, si festeggi la famosa sagra del Bartolomio.
Monumenti
- La sua tomba si trova nella chiesa dei Geronimiti.
- Il suo cenotafio al Pantheon nazionale di Lisbona.
- Statua a Sines, suo paese natale.
- Monumento a Malindi.
- Ponte Vasco da Gama a Lisbona,sul fiume Tago.
- Torre Vasco da Gama a Lisbona