Economia

Inflazione, vendite di prodotti alimentari diminuite e prezzi aumentati nel 2024: “Urgente ripristinare gli sconti sulle bollette di luce e gas”

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immagine di repertorio
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Vendite di prodotti alimentari diminuiti dell’1% mentre i prezzi aumentati dell’1,5%: nel 2024, gli italiani hanno ridotto i consumi ma aumentato le spese a causa dell’inflazione. Le associazioni dei consumatori chiedono: “È urgente ripristinare gli sconti sulle bollette di luce e gas”.

Inflazione, vendite diminuite e prezzi aumentati nel 2024

Come affermano le associazioni dei consumatori, “nel 2024 gli italiani sono stati costretti a una dieta forzata”. In altre parole, a causa dell’inflazione, hanno acquistato meno pur spendendo di più, in particolare per quanto riguarda il cibo. I dati Istat sul commercio al dettaglio evidenziano che, sebbene le vendite complessive siano aumentate dello 0,7% rispetto all’anno precedente, i volumi sono diminuiti dello 0,4%. Questa tendenza è principalmente influenzata dal calo delle vendite di beni alimentari, che hanno registrato una diminuzione dell’1% in volume, mentre i costi sono aumentati dell’1,5%.

I primi due trimestri del 2024

Nei primi due trimestri del 2024, il valore delle vendite è rimasto stabile, mentre negli ultimi due si è osservata una crescita, particolarmente accentuata nel terzo trimestre. Le dinamiche dei volumi seguono un andamento simile, ad eccezione del quarto trimestre, che include il periodo natalizio, durante il quale si è registrato un calo nonostante l’aumento del valore.

Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, ha definito questi dati come “sconfortanti”, sottolineando che gli italiani sono stati costretti a “stringere la cinghia” per affrontare l’inflazione e l’aumento delle bollette, riducendo persino le spese per il cibo, che rappresenta una spesa essenziale. Le famiglie hanno speso di più per acquistare l’1% in meno di alimenti. Traducendo queste cifre in termini monetari, rispetto al 2023, una coppia con due figli ha speso 91 euro in meno per il cibo a prezzi del 2023, mentre le spese non alimentari sono diminuite di 27 euro, per un totale di 118 euro.

Secondo Dona, il governo dovrebbe intervenire prontamente per ripristinare gli sconti sulle bollette di luce e gas introdotti da Draghi, che Meloni e Giorgetti hanno poi deciso di eliminare. Finché le spese essenziali rimarranno così elevate, il ceto medio avrà difficoltà a far fronte alle spese mensili, i consumi rimarranno stagnanti e il PIL crescerà al massimo di un modesto zero virgola.

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