Cronaca

Venezia, bus in fiamme sul ponte: autista salva i passeggeri

Un autobus, diretto da Venezia a Mestre, è andato in fiamme. L’autista ha salvato i passeggeri, prima che potesse succedere l’irreparabile.

Venezia, bus in fiamme sul ponte

Un pullman di linea è andato a fuoco lungo il ponte translagunare tra Venezia e Mestre. Il mezzo è stato avvolto dalle fiamme: fortunatamente i passeggeri a bordo e l’autista sono riusciti a mettersi in salvo. Il bus Atvo, società che copre i collegamenti extraurbani, era partito alle 13.15 da Treviso. Aveva effettuato una sosta a Mestre, dov’erano scesi quasi tutti i passeggeri, ripartendo alla volta di Venezia, con otto persone a bordo.

L’autista salva i passeggeri

Secondo quanto si è appreso, circa a metà del ponte l’autista del pullman si è accorto del fumo che usciva dal lato posteriore del mezzo. Lo ha subito fermato, facendo scendere i passeggeri. Lo stesso autista ha provato a spegnere le fiamme con un estintore, ma ormai l’incendio aveva iniziato ad avvolgere il mezzo in modo irreparabile.

I soccorsi

Dato l’allarme, sul posto i vigili del fuoco. Si tratta di un bus acquistato circa 5 anni fa per una spesa di 250mila euro. Solo una volta che sarà spento l’incendio sarà possibile effettuare l’approfondimento tecnico per capire da dove siano partite le fiamme.

Le dichiarazioni dell’autista

L’autista che ha salvato i passeggeri si chiama Demis Giacchetto e ha 46 anni. È originario di Jesolo (Venezia). L’uomo ha dichiarato: “Sto bene, anche se sono sotto shock; felice di avere salvato le persone che erano a bordo, che erano la mia priorità“.

Ha raccontato all’Ansa: “Arrivavo dall’aeroporto di Treviso e stavo per raggiungere piazzale Roma, dove avrei fatto scendere le ultime persone a bordo; poi la giornata lavorativa per me si sarebbe conclusa. Mentre percorrevo il Ponte della Libertà ho sentito come un botto; pensavo fosse scoppiata una gomma ma guardando dallo specchietto retrovisore ho visto la fiamma che proveniva dal motore posteriore. A quel punto ho fermato subito il bus, ho fatto scendere i passeggeri, sono anche riuscito ad aprire il vano porta bagagli perché potessero riprendere le loro valigie. Ho dato l’allarme ed ho preso l’estintore in dotazione, ma non c’è stato nulla da fare. Poi sono arrivati i vigili del fuoco“.

“È fondamentale, in momenti come questi, non farsi prendere dal panico. Prima di fare l’autista, professione iniziata due anni fa circa, facevo il bagnino, un lavoro che ti porta ad avere responsabilità nei confronti delle persone, che diventano la tua priorità. Poi i corsi anti incendio organizzati attraverso Atvo di certo aiutano”.

Per il bus dispiace molto, anche perché è come fosse stata una mia vettura – conclude Giacchetto -. La cosa importante è che nessuno si sia fatto male e per questo sono felice”.

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