Cronaca

Venezia, sequestrato e minacciato con un accendino per un debito non suo: 14 indagati

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Foto dei carabinieri

Sequestrato e minacciato con un accendino per un debito non suo a Venezia: scoperto giro di spaccio da 150mila euro al mese, i carabinieri hanno iscritto nel registro degli indagati 14 pusher. Dovranno rispondere di detenzione e spaccio di stupefacenti, estorsione e violenza privata.

Venezia, minacciato con un accendino per un debito: 14 indagati

Un cittadino veneto ha vissuto un incubo dopo essere stato ritenuto “garante” di un debito contratto da un suo amico con un gruppo di spacciatori. Legato a una poltrona, cosparso di alcol e minacciato con un accendino, l’uomo è stato salvato grazie alla prontezza della sua compagna, che ha allertato i carabinieri.

L’episodio è emerso nell’ambito di una vasta operazione antidroga condotta tra Venezia e Padova, che ha portato all’individuazione di 14 indagati (6 italiani e 8 albanesi) accusati di detenzione e spaccio di stupefacenti e estorsione.

La spedizione punitiva per un debito di 5.000 euro

L’uomo sequestrato non aveva alcun coinvolgimento diretto nel traffico di droga, ma era stato considerato responsabile di un debito di 5.000 euro contratto da un suo conoscente. La vittima è stata legata e cosparsa di alcol, con i malviventi che minacciavano di darle fuoco con un accendino per ottenere il pagamento della somma dovuta. La compagna della vittima, accortasi della situazione, ha chiamato i carabinieri, permettendo di sventare l’aggressione e avviare un’indagine approfondita sulla rete criminale.

Il giro di spaccio da 150.000 euro al mese

Le indagini, condotte dal nucleo operativo dei carabinieri con il supporto di unità cinofile e autorità albanesi, tedesche e spagnole, hanno ricostruito la struttura del gruppo criminale attivo tra le province di Venezia, Padova e Treviso, con base operativa a Mira (Venezia). I carabinieri hanno accertato un giro di affari da 150mila euro al mese per la vendita di cocaina pura a 100 euro al grammo. Inoltre sono stati sequestrati registri contabili con nomi e cifre, rivelando guadagni accertati per 723.500 euro. Scoperti capannoni e abitazioni usate come depositi per la droga.

Arresti e accuse

L’operazione ha portato a perquisizioni e sequestri, con 14 indagati che dovranno rispondere di detenzione e spaccio di stupefacenti, estorsione e violenza privata. Le autorità continuano a indagare sulle ramificazioni della rete criminale, che si estende anche all’estero, e non si escludono nuovi sviluppi e ulteriori arresti.

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