Ancora un incidente sul lavoro risultato fatale ad un operaio ad Annone Veneto, in provincia di Venezia: il 40enne precipita dall’impalcatura alta quattro metri e muore sul colpo. Sul posto i sanitari che hanno potuto solo constatarne il decesso e i carabinieri che indagano per ricostruire quanto avvenuto e capire se siano state rispettate le norma in materia di sicurezza sul lavoro.
Venezia, precipita da impalcatura e muore
La vittima è Michele Davanzo, 40enne residente a Musile di Piave. L’operaio, morto questa mattina intorno alle 11:30, era caduto dall’impalcatura all’interno di un’azienda agricola a Loncon. Stava effettuando lavori, per una ditta esterna, all’interno della Genagricola Spa.
La dinamica
Secondo una prima dinamica, la vittima stava lavorando all’interno dell’azienda quando è precipitato nel vuoto da circa 4 metri di altezza. Lanciato l’allarma sul posto sono intervenuti i sanitari che hanno solo potuto constatarne il decesso a causa dei gravi traumi riportati nella caduta. Presenti anche i carabinieri e i tecnici dello Spisal che stanno ricostruendo quanto avvenuto e cercando di capire se siano state rispettate le norma in materia di sicurezza.
Bombardieri: “Basta morti, servono più ispezioni”
“Anche oggi piangiamo l’ennesima vittima sul lavoro e si rinnova un dolore che non è più accettabile – dichiara il segretario della Uil Pier Paolo Bombardieri – Servono più ispezioni, più ispettori, più investimenti in prevenzione e formazione, ma anche scelte coraggiose. Non si diano più appalti pubblici alle aziende in cui si sono verificati incidenti. Si istituisca sia una procura speciale sia l’omicidio da incidente sul lavoro. Il tema della sicurezza deve essere equiparato a quello della mafia. Il Governo non ha fatto ancora nessun atto concreto e il confronto, di fatto, non è mai decollato”.