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Verissimo, ospite il padre di Michele Merlo: ”Mio figlio vittima di malasanità”

Questo pomeriggio, sabato 21 maggio 2022, a Verissimo, Domenico Merlo, padre di Michele Merlo, parlerà della tragica morte del figlio, vittima di malasanità. A Silvia Toffanin, il padre del cantante di Amici, racconterà per la prima volta in televisione l’ingiustizia che ha subito il figlio, convinto che se soccorso prima, avrebbe potuto salvarsi!

Verissimo: ospite Domenico Merlo, padre di Michele

”Non mi aspetto nulla dalla giustizia e non condanno l’errore umano, anche se mi ha devastato la vita”. Così Domenico Merlo, ospite in esclusiva a Verissimo sabato 21 maggio, ricorda il figlio Michele, in arte Mike Bird, il cantante cresciuto ad Amici, scomparso un anno fa.

“Quello che è successo a Michele è frutto di una sanità che non funziona più: il sistema ha subito dei tagli importanti e questo porta continuamente a situazioni drammatiche. “I medici legali sostengono che bastava un esame del sangue per salvarlo. Aveva una probabilità dal 77% all’89% di guarire, in circa sei mesi, dalla malattia”.

Ai microfoni del talk show, Domenico racconta commosso anche il rapporto che c’era tra i due: “Con lui ero un po’ duro perché provengo da una carriera militare, però nonostante, tutto ascoltava i miei consigli. Con la mamma invece si apriva molto, a lei raccontava anche le cose più intime”. Per quanto riguarda la sua profonda sensibilità, riconosciuta anche dagli amici più cari, prosegue: “Michele era un ragazzo sportivo e non aveva mai avuto problemi di salute. Era un grande artista, incompreso e un po’ burbero. Era un romantico ribelle. Forse questo mondo non era per lui perché era troppo sensibile”.

Morte Michele Merlo, per i Nas diagnosi superficiali

Secondo i carabinieri dei Nas che hanno portato avanti l’indagine condotta dalla Procura di Vicenza sulla morte di Michele Merlo, la diagnosi sarebbe arrivata troppo tardi. Inoltre, il medico di base di Rosà, che visitò il giovane il 26 maggio 2021 e il medico bolognese che lo vide una settimana dopo avrebbero trattato con leggerezza i sintomi manifestati dal cantante.

Merlo presentava un ematoma enorme sulle gamba, aveva febbre e mal di gola, elementi che portarono prima alla diagnosi di strappo muscolare e poi di tonsillite quando invece si trattava di una leucemia fulminante. Il ragazzo si sarebbe dunque potuto salvare, se la terapia corretta fosse partita da fine maggio il rosatese avrebbe avuto una probabilità di morte tra il 5-10%. Elementi che spingono la famiglia Merlo a cercare verità.

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