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“Via col vento” censurato da Hbo: “È razzista”

Il film Via col vento censurato perché considerato razzista. La pellicola del 1939 è stata ritirata dalla piattaforma HBO Max in seguito alle proteste seguite all’uccisione di George Floyd da parte della polizia di Minneapolis. Un portavoce del servizio in streaming ha spiegato che il celebre film “è il prodotto del suo tempo e presenta alcuni pregiudizi etnici e razziali che sfortunatamente sono stati comuni nella società americana”.

Via col vento censurato perché considerato razzista

Via col vento (Gone with the Wind) è un film del 1939 diretto da Victor Fleming e prodotto da David O. Selznick. Adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo del 1936 di Margaret Mitchell, il film è ambientato negli Stati Uniti meridionali durante la guerra di secessione e la successiva era della ricostruzione e racconta la storia di Rossella O’Hara (interpretata da Vivien Leigh), volitiva figlia del proprietario di una piantagione della Georgia, dalla sua ossessione romantica per Ashley Wilkes (Leslie Howard), sposato con sua cugina Melania Hamilton (Olivia de Havilland), al suo matrimonio con Rhett Butler (Clark Gable).

La produzione fu difficoltosa sin dall’inizio: le riprese vennero ritardate di due anni a causa della determinazione di Selznick nel garantire Gable per il ruolo di Rhett Butler, e la “ricerca di Rossella” portò a 1.400 provini per la parte. La sceneggiatura originale, scritta da Sidney Howard, fu sottoposta a numerose revisioni da parte di diversi sceneggiatori nel tentativo di ridurla a una lunghezza adeguata. Il regista originale, George Cukor, fu licenziato poco dopo l’inizio delle riprese e sostituito da Fleming, che a sua volta fu brevemente sostituito da Sam Wood mentre si prendeva una pausa a causa di un esaurimento nervoso.

Proiettato in anteprima ad Atlanta il 15 dicembre 1939, il film fu accolto positivamente dalla critica che ne apprezzò soprattutto il cast. Nel 1940 vinse 8 Premi Oscar (all’epoca un record), tra cui miglior film, miglior regista, migliore sceneggiatura non originale, miglior attrice (Leigh) e miglior attrice non protagonista (Hattie McDaniel, prima afroamericana a vincere un Oscar), più due statuette speciali.

Fu immensamente popolare anche tra il pubblico, rimanendo il film col maggiore incasso nella storia del cinema per oltre un quarto di secolo; se adattato all’inflazione monetaria, esso mantiene tale record a tutto il XXI secolo. Fu poi riedito periodicamente per tutto il secolo, divenendo radicato nella cultura popolare e considerato uno dei migliori film di sempre; è stato inserito nella top ten della lista AFI’s 100 Years… 100 Movies dell’American Film Institute e nel 1989 la Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti l’ha selezionato per la conservazione nel National Film Registry. Il film, che adotta pienamente il punto di vista degli schiavisti degli stati del Sud ai tempi della Guerra di Secessione, è pura espressione della cultura segregazionista americana della prima metà del Novecento, risultando quindi interamente basato su stereotipi razzisti, particolarmente evidenti nella rappresentazione degli afroamericani (nei loro modi, nei loro atteggiamenti, nel loro linguaggio.

Riconoscimenti

  • 1940 – Premio Oscar
    • Miglior film
    • Migliore regia a Victor Fleming
    • Miglior attrice protagonista a Vivien Leigh
    • Miglior attrice non protagonista a Hattie McDaniel
    • Migliore sceneggiatura a Sidney Howard
    • Migliore fotografia a Ernest Haller e Ray Rennahan
    • Migliore scenografia a Lyle R. Wheeler
    • Miglior montaggio a Hal C. Kern e James E. Newcom
    • Premio Speciale a William Cameron Menzies
    • Premio alla memoria Irving G. Thalberg a R.D. Musgrave
    • Nomination Miglior attore protagonista a Clark Gable
    • Nomination Miglior attrice non protagonista a Olivia de Havilland
    • Nomination Migliori effetti speciali a Jack Cosgrove, Fred Albin e Arthur Johns
    • Nomination Miglior sonoro a Thomas T. Moulton
    • Nomination Miglior colonna sonora a Max Steiner
  • 1940 – National Board of Review Awards
    • Migliori dieci film
  • 1939 – New York Film Critics Circle Award
    • Miglior attrice protagonista a Vivien Leigh
    • Nomination Miglior film
    • Nomination Miglior regia a Victor Fleming
  • 1939 – Photoplay Awards
    • Medaglia d’onore a David O. Selznick
  • 1989 – People’s Choice Award
    • Miglior film di tutti i tempi
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