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Lollobrigida contro il Reddito di cittadinanza: “A lavorare nei campi”

Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura, in occasione del Vinitaly, si rivolge ai giovani percettori del reddito di cittadinanza. Il ministro sostiene che il lavoro dei campi “NNon è svilente, lo dico a chi è sul divano e prende il sussidio. Il nemico è l’immigrazione illegale”.

Lollobrigida contro il Reddito di cittadinanza

Durante l’inaugurazione del Vinitaly a Verona, il ministro Francesco Lollobrigida ha affermato: “C’è bisogno di immigrazione legale e il primo nemico è quella illegale e c’è bisogno di combattere i clandestini”.

Il titolare del dicastero ha parlato dei flussi spiegando che: “C’è la volontà di organizzarli seriamente, cercando di rapportarci con le nazioni di provenienza dei migranti, facendo informazione e permettendo l’integrazione. I nostri operatori hanno necessità quando manca la manodopera interna, di attingere a quella esterna. Bisogna capire che non è svilente lavorare in agricoltura, lo dico a chi è sul divano che prende reddito di cittadinanza“.

La richiesta delle aziende agricole

Da tempo le aziende del settore agricolo richiedono di poter assumere lavoratori beneficiari del reddito di cittadinanza per lavorare nei campi. Durante il Vinitaly, il sindaco di Verona, Damiano Tommasi, è intervenuto per affrontare questa emergenza. Tuttavia, non è ancora chiaro se e come queste richieste potranno essere applicate. Ciò che è certo, però, è che al momento il governo non sta discutendo la riapertura del decreto flussi, anche se Lollobrigida sostiene che “i nostri imprenditori hanno bisogno di manodopera esterna quando quella interna non è disponibile“.

Difendere il lavoro e la storia

Invece, per quanto riguarda la promozione internazionale, si prevedono azioni più coordinate, come richiesto dal presidente di VeronaFiere, Maurizio Bricolo.

Lollobrogida la vede così: ”Difendiamo la cultura, il lavoro, la storia, la tradizione, il benessere, la qualità e proviamo a farlo anche a Vinitaly”. Poi ha aggiunto: “Verona è un’eccellenza e la regione Veneto corre più di altre ma dobbiamo cercare di allineare tutto il sistema Italia perché non c’è niente di più forte del marchio Italia”. Da questo punto di vista il ruolo di Ice e anche di Simest sarà centrale. Pasquale Salzano, presidente della finanziaria ha ricordato che nel prossimo triennio ci sono a disposizione 18 miliardi a sostegno dell’export e dell’internazionalizzazione di tutte le imprese italiane.

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