Cronaca

Litiga con la compagna, strappa il braccialetto elettronico e viola i domiciliari: ex calciatore di Serie C torna in carcere

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Andrea Mussoni

Litiga con la compagna, strappa il braccialetto elettronico e viola i domiciliari a Rimini: Andrea Mussoni, ex calciatore di Serie C, torna in carcere dopo l’arresto dello scorso aprile. La notizia è stata riportata dai quotidiani locali.

Viola i domiciliari a Rimini: ex calciatore di Serie C torna in carcere

Andrea Mussoni, ex calciatore professionista di Serie C, era stato arrestato lo scorso aprile per lesioni personali aggravate, percosse, minacce, violazione di domicilio e danneggiamento nei confronti della sua ex fidanzata. Durante le festività natalizie ha avuto un litigio con l’attuale compagna e ha infranto le regole dei domiciliari, venendo così riportato in carcere. La notizia è stata riportata dai quotidiani locali.

L’arresto

L’arresto di Mussoni, un 44enne di Villa Verucchio con un passato da calciatore per squadre come Rimini, Ravenna e San Marino, è avvenuto il 24 aprile dell’anno scorso. Dopo alcuni mesi di detenzione, è stato rilasciato e posto agli arresti domiciliari al termine delle indagini condotte dal sostituto procuratore Luca Bertuzzi. Tuttavia, durante le festività natalizie, dopo un litigio con la sua attuale compagna, l’ex calciatore ha rimosso il braccialetto elettronico e ha lasciato la sua abitazione, violando così le condizioni della misura.

Cosa è successo

I carabinieri lo hanno rintracciato poche ore dopo presso la casa del padre e lo hanno nuovamente arrestato. La giudice del tribunale di Rimini, Elisa Giallombardo, ha accolto la richiesta del pm Bertuzzi, portando Mussoni a tornare in carcere. La sua compagna attuale gli avrebbe negato ospitalità nella sua abitazione. Il 44enne è assistito dall’avvocato Giannandrea Pazzini. Stando a quanto ricostruito, l’uomo si sarebbe cacciato in nuovi guai dopo essere stato visto minacciare la sua ex all’interno del Kiosko Vincanto, un locale di Villa Verucchio andato in fiamme la notte tra il 14 e il 15 aprile dello scorso anno. In quell’occasione, era stato osservato mentre schiaffeggiava la donna e, quando il proprietario del locale era intervenuto per difenderla, lui avrebbe risposto di stare tranquillo, affermando che “domani il locale non ci sarà più, ti tiro quattro molotov”. Successivamente, era scattato l’arresto per i reati commessi nei confronti della donna. Questo non era il suo primo provvedimento: in passato era già stato arrestato per minacce e lesioni, ricevendo una condanna con pena sospesa.

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