Alla vigilia di San Valentino, Save The Children ha pubblicato il report relativo alla violenza di genere tra i giovani. Secondo questo report, il 30% degli adolescenti sostiene che la gelosia è un segno di amore. Il 17% delle ragazze e dei ragazzi tra i 14 e i 18 anni pensa possa succedere che in una relazione intima scappi uno schiaffo ogni tanto, e in effetti, quando si passa dalle opinioni alle esperienze, quasi uno/a su cinque (19%) di chi ha o ha avuto una relazione intima, dichiara di essere stato spaventato dal/lla partner con atteggiamenti violenti, come schiaffi, pugni, spinte o lanci di oggetti.
Violenza di genere tra i giovani, il report di Save the Children
Questi sono solo alcuni dei dati emersi dalla ricerca sulla violenza onlife nelle relazioni intime tra adolescenti in Italia, realizzato in collaborazione con IPSOS e pubblicato nel rapporto “Le Ragazze Stanno Bene? Indagine sulla violenza di genere onlife in adolescenza”.
Nella vita degli adolescenti la dimensione online e quella offline sono ormai intrecciate in modo indissolubile. Tra gli adolescenti quanto sono normalizzati e accettati comportamenti violenti e di controllo nelle relazioni? Quanto pesano gli stereotipi di genere, anche negli ambienti digitali? Per rispondere a queste domande, alla vigilia di San Valentino è stata lanciata l’indagine sulla violenza di genere in adolescenza realizzata in collaborazione con IPSOS e la campagna social #chiamalaVIOLENZA.
L’obiettivo della campagna è quello di riflettere sulla normalizzazione di comportamenti violenti e di controllo, spesso “giustificati” come manifestazioni di gelosia e possessività, dando a questi comportamenti il giusto nome e identificandoli come forme di violenza o abuso.
Il Report “Le Ragazze Stanno Bene?” contiene inoltre i risultati di un’indagine qualitativa, realizzata grazie alla collaborazione con il Dipartimento Giustizia Minorile e di Comunità e con il supporto delle Unità di Servizio Sociale per Minorenni e gli Istituti Penali per Minorenni.
Violenza sessuale e consapevolezza della vittima
Nell’indagine “Le Ragazze Stanno Bene?” sono emersi dei risultati importanti, campanelli d’allarme che non possono essere ignorati: accettare forme di controllo, tollerare pratiche violente, considerare la gelosia e il possesso come segni di amore e di una relazione di coppia sana, dare la colpa alla vittima di una violenza sessuale per il modo in cui è vestita. Tutti questi esempi non possono essere considerati solo come retaggi del passato, ma sono opinioni e comportamenti diffusi tra i giovani.
Per il 43% degli adolescenti, se davvero una ragazza non vuole avere un rapporto sessuale, il modo di sottrarsi lo può trovare. La percentuale di chi lo dichiara è più alta tra i ragazzi, parliamo del 46%, ma è elevata anche tra le ragazze. Un altro dato allarmante è che il 29% degli adolescenti intervistati, ritiene che le ragazze possano contribuire a provocare la violenza sessuale con il loro modo di vestire o di comportarsi, mentre il 24% pensa che, se una ragazza non dice espressamente “no” vuol dire che è consensuale e disponibile al rapporto sessuale (26% tra i ragazzi e 21% tra le ragazze). Infine, il 21%, sia di ragazzi che di ragazze, è molto o abbastanza d’accordo con il fatto che una ragazza, seppur sotto l’effetto di sostanze stupefacenti o di alcol, sia comunque in grado di acconsentire o meno ad avere un rapporto sessuale.
Comportamenti violenti e forme di controllo
Durante l’indagine abbiamo chiesto agli adolescenti opinioni più specifiche sulle forme di controllo o comportamenti violenti messi in atto o subiti nella coppia: nelle relazioni sentimentali per più di 1 adolescente su 2 comportamenti lesivi e violenti, dalle telefonate insistenti a veri e propri atteggiamenti aggressivi. Dal sondaggio emerge che il 65% di ragazze e ragazzi ha subìto dal partner almeno un comportamento di controllo. Tra questi atteggiamenti sono venute alla luce le seguenti richieste:
- di non accettare contatti da qualcuno/a sui social (42%);
- di non uscire più con delle persone (40%);
- di poter controllare i propri profili sui social (39%);
- di non vestirsi in un determinato modo (32%);
- fino al sentirsi dire, in un momento di difficoltà, che il partner avrebbe commesso un gesto estremo facendosi del male (25%).
Una percentuale simile di adolescenti, ovvero il 63% di chi ha o ha avuto una relazione, dichiara di aver commesso almeno uno di questi comportamenti di controllo nei confronti di altri. Riguardo i comportamenti violenti, il 52% degli adolescenti in coppia dichiara di averli subìti, almeno una volta. Tra questi rientrano:
- essere chiamato con insistenza al telefono per sapere dove ci si trovava (34%);
- essere oggetto di un linguaggio violento, con grida e insulti (29%);
- essere ricattati per ottenere qualcosa che non si voleva fare (23%);
- ricevere con insistenza la richiesta di foto intime (20%),
- essere spaventato da atteggiamenti violenti (schiaffi, pugni, spinte, lancio di oggetti, 19%);
- condividere foto intime con altri senza consenso (15%).
- In questo caso, è il 47% a dichiarare di avere commesso, almeno una volta, questi comportamenti nei confronti del/lla partner.
Consenso, stereotipi di genere e condivisione di foto senza consenso
Come interpretano gli adolescenti il consenso al rapporto sessuale? Il 90% ritiene necessario chiederlo sempre anche all’interno di una relazione di coppia stabile, ma per molti questa convinzione teorica non si traduce facilmente in un comportamento, visto che poi il 36% ritiene di poter dare sempre per scontato il consenso della persona con cui si ha una relazione e il 48% ritiene che in una relazione intima sia difficile dire di no ad un rapporto sessuale se richiesto dal/la partner.
Riguardo agli stereotipi di genere, il pianto, le capacità relazionali e di cura vengono chiaramente associate all’universo femminile. Quasi il 69% degli adolescenti pensa che le ragazze siano più predisposte a piangere dei ragazzi, il 64% che siano maggiormente in grado di esprimere le proprie emozioni, il 50% di prendersi cura in modo più attento delle persone. Il 39% degli adolescenti (maschi e femmine) ritiene che le ragazze siano più inclini a sacrificarsi per il bene della relazione, la percentuale sale al 51% proprio tra le ragazze.
L’ambiente digitale è parte integrante anche delle relazioni intime. In questa dimensione sempre più onlife, il 28% dei ragazzi e delle ragazze ha scambiato video e/o foto intime con il/la partner o con persone verso le quali aveva un interesse, una percentuale che sale al 40% tra chi ha avuto o è in una relazione. Altri dati preoccupanti, riguardano un adolescente su tre, cioè il 33%, riporta di aver ricevuto foto/video a sfondo sessuale da amici/che o conoscenti, e che 1 adolescente su 10 dichiara di aver condiviso, almeno una volta, foto/video intimi della persona con cui aveva una relazione senza il suo consenso esplicito. L’11% di tutti gli intervistati ha dichiarato che le proprie foto intime sono state condivise da altre persone senza il proprio consenso.