Collega aggredita dopo una festa, archiviata l’accusa di violenza sessuale per i giornalisti Nello Trocchia e Sara Giudice. La giudice, nel decidere di archiviare il caso, ha osservato che “in questa situazione, non è emerso alcun elemento che permetta di affermare con certezza che la giornalista, al momento di salire in taxi, si trovasse in una condizione di inferiorità psichica rispetto agli indagati. Infatti, tutti e tre avevano bevuto e, come riportato dal tassista, sono saliti in taxi ridendo e scherzando. Inoltre, la stessa querelante ha detto al tassista: ‘hai visto chi ti stai portando stasera a casa?’, una frase del tutto coerente con la situazione, considerando che erano tutti e tre giornalisti di televisione e quindi noti, in particolare Nello Trocchia, che il tassista ha dichiarato di aver riconosciuto”.
Archiviata l’accusa di violenza sessuale per Nello Trocchia e Sara Giudice
Nello Trocchia e Sara Giudice, l’accusa di violenza sessuale è stata archiviata. La giudice per le indagini preliminari, Maria Gaspari, ha deciso di chiudere il caso che coinvolgeva i due giornalisti, accusati da una collega di averla aggredita dopo una festa. L’episodio risale alla sera del 29 gennaio 2023, al termine della celebrazione del compleanno di Sara Giudice.
La giudice, nel decidere di archiviare il caso, ha osservato che “in questa situazione, non è emerso alcun elemento che permetta di affermare con certezza che la giornalista, al momento di salire in taxi, si trovasse in una condizione di inferiorità psichica rispetto agli indagati. Infatti, tutti e tre avevano bevuto e, come riportato dal tassista, sono saliti in taxi ridendo e scherzando. Inoltre, la stessa querelante ha detto al tassista: ‘hai visto chi ti stai portando stasera a casa?’, una frase del tutto coerente con la situazione, considerando che erano tutti e tre giornalisti di televisione e quindi noti, in particolare Nello Trocchia, che il tassista ha dichiarato di aver riconosciuto”.
La denuncia
La denuncia contro Giudice e Trocchia è stata presentata da una collega giornalista pochi giorni dopo il 29 gennaio 2023, giorno in cui si sono verificati gli eventi. Secondo quanto riportato dalla donna, i due avrebbero sfruttato il suo stato di incapacità di intendere e di volere, baciandola e palpeggiandola. Ha inoltre menzionato di aver bevuto un bicchiere di whisky, dopo il quale non sarebbe più stata in grado di comprendere ciò che accadeva, portandola a sospettare che le fosse stata somministrata una sostanza, in particolare il Ghb, ipotesi però esclusa dal consulente della procura. La ragazza ha contestato l’archiviazione del caso, richiedendo una nuova analisi tossicologica delle urine, ma la gip ha rifiutato, sottolineando che le modalità e i tempi di prelievo del campione, avvenuto circa 18 ore dopo l’episodio, non avrebbero comunque consentito di ottenere un risultato certo, come confermato da tutti i consulenti coinvolti.
Il gip osserva inoltre che dalle testimonianze del tassista “non si evince alcun segnale di quella condizione di stordimento e incapacità di reazione che la giornalista ha successivamente riferito al compagno durante il prolungato litigio notturno, il quale l’avrebbe spinta a compiere azioni contrarie alla sua volontà”.