L’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) ha approvato la rimborsabilità del primo e unico principio attivo che agisce sul meccanismo alla base della vitiligine, malattia della pelle di natura autoimmune. Il farmaco, consente la repigmentazione della pelle dei pazienti sia sul viso che sul corpo. È quanto emerge dal 98esimo Congresso SIDeMaST, Società Italiana di Dermatologia e Malattie Sessualmente Trasmesse che si apre oggi a Giardini Naxos fino al 31 maggio, presieduto da Giuseppe Micali dell’Università di Catania e Luca Stingeni dell’Università di Perugia.
Vitiligine, l’Aifa rimborserà la prima crema efficace
La vitiligine è una malattia cronica molto visibile a causa delle caratteristiche macchie bianche sulla pelle. Ha un forte impatto dal punto di vista sociale, psicologico ed emotivo. In Italia sono circa 330mila le persone affette da questa condizione che, proprio per la sua natura autoimmune, si associa spesso ad altre problematiche, come le malattie tiroidee, le malattie infiammatorie croniche intestinali, il diabete e l’alopecia areata.
La molecola Ruxolitinib fa parte dei cosiddetti JAK inibitori, già utilizzati con successo in oncologia e in diverse malattie dermatologiche. I risultati degli studi clinici registrativi di fase III (TRuE-V1 e TRuE-V2) in più di 600 persone con vitiligine non segmentale, a partire dai 12 anni, hanno mostrato sicurezza ed efficacia della crema nel migliorare la repigmentazione della cute. “L’obiettivo primario dello studio – afferma Micali – era la repigmentazione del viso di almeno il 75% del viso, (obiettivi secondari la repigmentazione di almeno il 90% del viso e di almeno il 50% del corpo).