Oltre mille vittime degli attentati dell’11 settembre 2001 non hanno un nome. Una nuova analisi del dna cercherà di identificare i resti di oltre mille vittime dell’attacco alle Torri gemelle. Sono passati venti anni da uno dei giorni che ha segnato la storia recente. Quello dell’11 settembre 2001 è considerato il più grave attentato terroristico di sempre. A perdere la vita a causa dell’impatto degli aerei contro le Torri gemelle e del loro conseguente crollo sono stati 2.753 civili, oltre ai 19 attentatori suicidi, e per gli Stati Uniti si è trattato di un trauma collettivo senza precedenti, da cui oggi ancora non ci si è ripresi fino in fondo.
11 settembre 2001: oltre mille vittime senza un nome
Ad oggi oltre la metà delle persone morte nel crollo delle Torri gemelle non sono ancora mai state ufficialmente riconosciute. Si conoscono i loro nomi, si sa che non ci sono più perché si trovavano nel posto sbagliato al momento sbagliato, ma per mille e più civili manca una corrispondenza tra i dati anagrafici e i resti umani ritrovati nei days after tra le macerie del World Trade Center. Venti anni dopo gli attacchi a New York, insomma, molte delle persone segnalate come vittime sono in realtà disperse.