Vittoria del Regno Unito è stata regina del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda dal 20 giugno 1837 e Imperatrice d’India dal 1876 fino alla sua morte. Il suo lunghissimo regno viene anche ricordato come epoca vittoriana.
Vittoria del Regno Unito, la regina che segnò un’epoca
Il padre di Vittoria, il principe Edoardo Augusto, Duca di Kent e Strathearn, era il quarto figlio del re Giorgio III. Il duca di Kent, come molti altri figli di re Giorgio III, non si sposò da giovane; il primogenito di Giorgio III, il futuro re Giorgio IV, si sposò ma ebbe solo una figlia, la principessa Carlotta Augusta di Galles.
Quando questa morì nel 1817 gli altri figli di re Giorgio III si affrettarono a sposarsi e ad avere figli per assicurare un erede al re. A cinquant’anni il duca di Kent e Strathearn si sposò con la principessa Vittoria di Sassonia-Coburgo-Saalfeld, vedova di Emilio Carlo, principe di Leiningen, nonché sorella del principe di Sassonia-Coburgo-Saalfeld, vedovo della principessa Carlotta. Vittoria, la sola figlia della coppia, nacque a Kensington Palace, a Londra, nella notte del 24 maggio 1819 alle ore 4:15.
Lo stalliere della Regina
Un anno dopo viene ufficialmente incoronata Regina d’Inghilterra: Vittoria dimostra di conoscere a fondo la situazione del suo paese, e da subito riforma la scuola; impone nuove leggi che riducono l’orario di lavoro delle donne e dei bambini, e diventa in poco tempo molto popolare. Decide di sposare il cugino Alberto, che si dimostrerà di grande aiuto: il loro sarà inoltre un vero matrimonio d’amore.
In meno di undici anni Vittoria mette al mondo nove figli. Alice è la figlia prediletta della regina, ma anche lei, come le altre figlie, porta con sé il gene dell’emofilia e anche due figli maschi vengono colpiti. La regina viene colpita così dal dolore della perdita di alcuni dei suoi figli. Nel 1861 anche il marito muore a causa della febbre tifoidea.
Dopo due anni di lutto e di dolore, instaura una profonda amicizia con John Brown, il suo stalliere, che diventa suo uomo di fiducia e suo consigliere fino alla morte di lui, che avviene nel 1883, per i postumi di una aggressione (subita da invidiosi che vedevano di cattivo occhio la situazione dello stalliere che diventava fiduciario della regina).
La forza e la lungimiranza della Regina
All’età di 64 anni Vittoria è sola con un figlio, Edoardo, l’erede al trono, grasso e abulico, incapace di aiutarla nella conduzione del regno. Alice, la figlia prediletta, muore giovane; gli altri figli sono sistemati in matrimoni di interesse per l’Europa e assenti dalla vita politica internazionale; nessuno dei figli è all’altezza del ruolo della madre. Gli affetti della regina sembrano vivere una situazione disastrosa, tuttavia la caparbia regina Vittoria viaggia e lavora sodo per fare dell’Inghilterra una potenza internazionale.
Arriva anche in Italia dove acquista numerose opere d’arte che si trovano tuttora esposte alla National Gallery di Londra. Diventa così la regina dell’impero più potente della terra: vanta possedimenti in India, Oceania, Africa e tutto il mondo guarda all’impero economico del Regno Unito come ad una guida assoluta, grazie alla lungimiranza e alle straordinarie capacità di statista della regina Vittoria.
Morte
Muore a 82 anni il giorno 22 gennaio 1901: stanca e malata chiede di fare una gita in carrozza nei boschi di Osborne; qui chiude gli occhi dolcemente, e la sua dama di compagnia ordina al cocchiere di rientrare in silenzio, credendo che la regina stia dormendo; Vittoria non si sarebbe più svegliata.
Il suo lunghissimo regno viene oggi anche ricordato come “epoca vittoriana”.