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Vittorio Sgarbi, nasce l’8 maggio del 1952 il noto saggista, critico d’arte e politico italiano

Biografia di Vittorio Sgarbi, saggista, critico d'arte e politico italiano, nonché maestro dell'arte della polemica

Un nome di eccellenza della critica d’arte in Italia, ma Vittorio Sgarbi non è solo il Critico d’arte: è anche curatore di grandi mostre internazionali, politico, scrittore prolifico di libri best seller, conduttore di trasmissioni, libero pensatore controcorrente e instancabile difensore dell’arte e della cultura.

Vittorio Sgarbi si è affermato come presenza fissa a programmi televisivi quali il Maurizio Costanzo Show. Il suo carattere aggressivo e le sfuriate al mal capitato di turno (definito, di solito “Capra!”) lo hanno reso un volto noto a tutti.

8 maggio 1952: nasce Vittorio Sgarbi, saggista, critico d’arte e politico italiano

Nato a Ferrara l’8 maggio 1952, Vittorio Sgarbi, luogo dove ha conseguito la maturità classica per poi intraprendere la facoltà di Filosofia con specializzazione in Storia dell’arte.

Nel periodo turbolento del 1968 partecipa alla contestazione giovanile tra le file degli anarchici; all’Università di Bologna si laurea in filosofia con specializzazione in storia dell’arte. Subito dopo inizia ad occuparsi di arte, diventando ispettore della sovrintendenza ai beni storici e artistici per la regione del Veneto.

Il personaggio

Il personaggio di Vittorio Sgarbi nasce e si afferma soprattutto come ospite della trasmissione tv Maurizio Costanzo Show, su Canale 5, dove alterna apprezzate e precise lezioni d’arte a violente aggressioni verbali nei confronti dell’ospite “vittima” di turno. Nel tempo le peculiarità di questo suo carattere fanno sì che venga spesso invitato e ricercato per aumentare gli ascolti.



PSI, Pannella e Forza Italia

Dal punto di vista politico Sgarbi ha avuto strette collaborazioni con diversi partiti delle più diverse fazioni. Nel 1990 è stato candidato alla carica di sindaco della città di Pesaro per il Partito Comunista; per il Partito Socialista è stato consigliere comunale a San Severino Marche.

Nel 1992 viene eletto sindaco di San Severino Marche sostenuto dalla Democrazia Cristiana e dal Movimento Sociale Italiano; ancora nel 1992 è eletto deputato per il Partito Liberale Italiano; si avvicina poi al Partito Radicale di Marco Pannella, nelle cui file sarà alleato nelle coalizioni guidate da Silvio Berlusconi negli anni 1994 e 1996; crea con Pannella la la Lista Pannella-Sgarbi, abbandonata dallo stesso Sgarbi prima delle elezioni.


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Fonda il movimento Liberal Sgarbi che si fonde con Forza Italia; con Forza Italia è sottosegretario ai Beni culturali dal 2001 al giugno del 2002 (l’incarico viene revocato a causa di forti polemiche con l’allora ministro Giuliano Urbani).

Nel 2005 abbandona la Casa delle Libertà e passa all’Unione: propone la propria candidatura per le elezioni primarie della coalizione di centrosinistra, ma deve ritirarsi in base alla regola che vieta la partecipazione alle primarie a coloro avessero avuto incarichi politici nei due ultimi governi Berlusconi; alle elezioni politiche del 2006 si presenta con la Lista Consumatori che appoggia la coalizione di centrosinistra, senza tuttavia essere eletto.

Nel 2006 si candida a sindaco di Milano, successivamente però stipula un accordo con la candidata della CdL Letizia Moratti, che prevede il ritiro della propria candidatura: dopo la vittoria della Moratti, Sgarbi ottiene l’incarico di assessore alla cultura.

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Alla fine del mese di giugno 2008 viene eletto sindaco del comune di Salemi (TP), sostenuto dall’Udc, dalla Dc e da una lista civica di centro. Nel Duemiladieci viene nominato sovrintendente al Polo Museale di Venezia.

Anni Duemilaventi

Nel 2020 infligge dure stoccate – sia in Parlamento che nel web – al Governo Conte II accusandolo di aver mal gestito l’emergenza causata dalla pandemia del COVID-19 e condanna le resitrizioni sulla mobilità e sulla vita comune imposte ai cittadini, rimarrà forse nella storia il suo intervento in difesa del prete Don Lillo bloccato dai militari mentre stava svolgendo una messa con 13 fedeli presso il comune di Galliano a Cremona. I suoi interventi gli son valsi la prima pagina sul quotidiano “Il Primato Nazionale”.



Ad ottobre annuncia di volersi candidare a sindaco di Roma mentre il cantante Morgan accetta la sua proposta come candidato per Milano in vista delle comunali del 2021. A fine dicembre annuncia di volersi candidare alla presidenza della Regione Calabria con Rinascimento.

Il 18 febbraio 2021, diversamente dagli altri membri della componente di Noi con l’Italia-USEI-Rinascimento ADC, si astiene dal votare la fiducia al Governo Draghi. Il mese seguente dichiara di avere avuto, senza saperlo, il COVID-19 come asintomatico e di avere un tumore alla prostata per cui inizierà le cure al Sant’Orsola.

Oltre la politica

Parallelamente alla sua attività politica, Sgarbi non ha mai smesso di occuparsi di arte; ha fornito il suo commento per alcune opere di divulgazione in videocassetta e ha scritto negli anni numerosi saggi e volumi di storia e critica dell’arte. Tra i titoli più rilevanti ricordiamo “Carpaccio” (1979), “I capolavori della pittura antica” (1984), “La stanza dipinta” (1989), “Davanti all’immagine” (1990, vincitore del Premio Bancarella), “Onorevoli fantasmi” (1994), “Lezioni private” (1995), “Lezioni private 2” (1996), “Davanti all’immagine” (2005), “Ragione e passione. Contro l’indifferenza” (2006).

Per alcuni anni ha condotto in tv una rubrica personale dal titolo “Sgarbi quotidiani”, trasmissione giornaliera di quindici minuti. Ha curato molteplici mostre, sia in Italia che all’estero, alcune dedicate a Valerio Adami, Vangi, Botero, Nathan.


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Tra i molti riconoscimenti ricevuti ricordiamo: accademico dell’Accademia Georgica di Treia e della Rubiconia Accademia dei Filopatridi, presidente del Comitato scientifico del Museo Campano di Capua e dell’Accademia di Belle Arti di Urbino, membro della Commissione per le attività culturali dei comuni di Cremona e di Lecce, commissario per le arti e il restauro architettonico della città di Padova e Alto Commissario per la valorizzazione della Villa del Casale di Piazza Armerina, Premio Internazionale Flaiano per la televisione (2000).

La sua firma è spesso presente sulle pagine di “Bell’Italia”, “Grazia”, “Restauro & Conservazione”, “Arte e Documento”, “Oggi”, “Il Giornale”, “L’Espresso”, “Panorama”.

In televisione

Tra i momenti televisivi che il grande pubblico ricorda vi sono alcune liti verbali con noti personaggi quali Mike Bongiorno, Roberto D’Agostino (durante un programma di Giuliano Ferrara dopo essere stato provocato da Sgarbi che gli gettò addosso dell’acqua, D’Agostino arrivò a schiaffeggiarlo), il Trio Medusa (inviati della trasmissione “Le Iene”), Valerio Staffelli (inviato di Striscia la notizia), Alessandra Mussolini, Alessandro Cecchi Paone.


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Nel maggio del 2011 debutta in televisione in prima serata, su RAI1, con il programma “Ora ci tocca anche Sgarbi”: la trasmissione si rivela però un flop e viene subita sospesa.

Vita privata

Al fianco al sanguigno critico ferrarese vi sono state moltissime fidanzate. Negli ultimi anni è stato visto con la modella vincitrice di Miss Europa Francesca Pepe, di 40 anni più giovane di lui. I due si sono conosciuti a Sanremo nel 2017 e si sono sempre dichiarati non preoccupati della loro differenza d’età. Pepe è originaria di Sarzana in Liguria, e nel 2016 ha posato senza veli per la versione italiana del magazine Playboy. A giugno 2018 il critico ha rivelato un’altra fidanzata: «A Malta ho una ragazza: l’ho vista qualche giorno fa, si chiama Mirta, abita a La Valletta. Ma ne ho anche una in Sardegna: io non abbandono mai una donna».


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Nonostante non sembri un amante della monogamia, la compagna ufficiale di Vittorio Sgarbi sembra essere Sabrina Colle. Modella e attrice, impegnata negli ultimi anni soprattutto in teatro. Abbraccia assolutamente il loro tipo di relazione: «Per me il tradimento sessuale non è importante, sono ventidue anni che ripeto la stessa cosa. Vittorio non è geloso perché pensa che dopo di lui non ci possa essere più nessuno», ha dichiarato a “CR4-La Repubblica delle Donne”.

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