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Voli cancellati: non è troppo tardi per chiedere il rimborso

Troppi sono stati i voli che hanno subito ritardi o che sono stati addirittura cancellati negli ultimi mesi. Le conseguenze della pandemia continuano a farsi sentire in modo prepotente, dato che le compagnie aeree si sono viste costrette a operare dei tagli al personale durante i diversi lockdown e ora si trovano a corto di operatori. La carenza di piloti e di personale sia di terra che di bordo, i turni di lavoro eccessivamente lunghi hanno portato a numerosi scioperi. I voli Ryanair, ad esempio, indetti per chiedere dei salari più adeguati, pare che possano essere a rischio fino a gennaio dell’anno prossimo.
Nei disservizi sono stati coinvolti migliaia di viaggiatori, i quali si chiedono come e soprattutto entro quanto tempo possono presentare un reclamo per volo cancellato. Un volo annullato significa una coincidenza persa, un viaggio mandato a monte o comunque messo a rischio. In questi casi è molto importante essere a conoscenza dei propri diritti e anche sapere come farli rispettare. Ancora di più è fondamentale conoscere i termini di prescrizione per presentare la domanda.

Quali sono i diritti dei passeggeri in caso di volo cancellato?

I diritti dei passeggeri che volano in Europa in caso di cancellazione, ritardo o negato imbarco sono sanciti dal Regolamento CE 261/2004. A farli valere, dato che le compagnie aeree sono spesso sorde alle richieste dei passeggeri, sono agenzie specializzate composte da team di legali. A livello nazionale e internazionale moltissimi viaggiatori hanno chiesto e continuano a chiedere il rimborso per volo cancellato ad AirHelp, azienda che offre il servizio di consulenza e gestione della pratica.

I diritti dei passeggeri in caso di cancellazione voli sono:

Se la compagnia aerea ha offerto un volo sostitutivo e il passeggero ha accettato, quest’ultimo avrà diritto a un risarcimento che varia dai 250 ai 600 euro in base alla lunghezza della tratta. Se, al contrario, ha rinunciato del tutto al viaggio, poiché era divenuto inutile continuarlo, può ottenere un indennizzo pari all’intero prezzo del biglietto, il cosiddetto rimborso.

Cosa fare quando il proprio volo viene cancellato

Per chiedere i rimborsi per voli cancellati è molto importante raccogliere tutta la documentazione relativa all’avvenuto. In particolare, ci sono una serie di azioni che tutti i passeggeri dovrebbero conoscere e fare fin dai primi istanti in cui si rendono conto che il loro volo è stato cancellato:

Dopo aver fatto questo è molto importante capire se si ha diritto a ottenere il risarcimento o il rimborso per cancellazione del volo. Il Regolamento CE 261/2004 si applica ai voli operati da compagnie aeree europee oppure dove l’aeroporto di partenza o di destinazione è situato su territorio comunitario. Per quanto riguarda i voli internazionali vige la Convenzione di Montreal e il pagamento del rimborso dipende dalla volontà della compagnia aerea.

Entro quando chiedere i rimborsi per voli cancellati

Per quanto riguarda i voli internazionali, la Convenzione di Montreal ha fissato come termine di prescrizione 2 anni. Per i voli europei, invece, è necessario controllare la normativa perché cambia di Paese in Paese, ma generalmente i passeggeri hanno almeno 1 anno e mezzo per poter presentare la domanda. Il reclamo per volo cancellato può essere avanzato attraverso l’apposito modulo fornito dalla compagnia aerea oppure appoggiandosi a un’azienda specializzata nell’assistenza ai passeggeri.

Contattare i vettori è tutt’altro che semplice e immediato, i tempi di risposta sono lunghi così come quelli per ottenere il pagamento. Questo è il motivo per cui sempre più viaggiatori si affidano ad aziende specializzate, in questo modo possono ottenere il rimborso anche se è passato un po’ di tempo dalla disavventura e senza dover rinunciare a parte della compensazione.

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