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La Russa e il giallo dei voti dell’opposizione in Senato: chi può averlo votato

È giallo sui voti dell’opposizione diretti a Ignazio La Russa, eletto come 28esimo Presidente del Senato della Repubblica. Il neopresidente è stato eletto con 116 voti, di cui 16 provenienti dall’opposizione. Con certezza non si può affermare chi è stato a dare il proprio voto, ma si possono solo fare delle ipotesi in merito.

La Russa e il giallo dei voti dell’opposizione in Senato

I 17 voti in più non provengono da Forza Italia, dopo il litigio tra La Russa e Berlusconi (a causa del disappunto di quest’ultimo per l’andamento delle trattative sulla formazione del nuovo Governo) e quindi la decisione di Forza Italia di non votare. A Palazzo Madama il centrodestra può contare su 66 voti di Fdi29 della Lega2 dei centristi 18 di Forza Italia. Ma vista la decisione presa, tra gli azzurri, hanno votato solo Silvio Berlusconi ed Elisabetta Casellati.

Chi può aver votato La Russa

Secondo Pagella Politica, i senatori dell’opposizione che potrebbero aver votato La Russa sono:

Tutti naturalmente negano. Il principale indiziato, Renzi, arriva nella Sala Garibaldi proprio per smarcarsi: “Fossi stato io – dice – lo avrei rivendicato”. Si smarca seccamente anche Calenda. Lo stesso fa il Pd, che punta il dito sui contiani. E i grillini ricambiano l’accusa.

Il commento di Enrico Letta

Per il segretario Pd, Enrico Letta, “il voto di oggi al Senato certifica tristemente che una parte dell’opposizione non aspetta altro che entrare in maggioranza“.

Un comportamento irresponsabile oltre ogni limite“, tuona il leader dem. Nel Partito Democratico sono in tanti a pensarla allo stesso modo. Il senatore Marco Meloni si limita a segnalare che si tratta di un “comportamento grave e irresponsabile che deve essere denunciato con la massima forza” e aggiunge:

“Mentre la maggioranza è partita divisa, una parte dell’opposizione ha fornito un soccorso decisivo per l’elezione di La Russa a presidente del Senato”. Un riferimento, questo, al fatto che gran parte di Forza Italia non ha votato. “I conti sono presto fatti”, viene quindi suggerito dalle fila Pd: “Nove senatori di Calenda e Renzi più altri del Maie”.

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