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Voto in condotta, dopo due giorni di sospensione scatta l’obbligo dei lavori socialmente utili: cosa cambia per le scuole

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Foto di repertorio

Cambiano le regole sul voto in condotta e tornano i giudizi sintetici alla scuola primaria: scatta l’obbligo dei lavori socialmente utili dopo soli due giorni di sospensione per gli studenti che non arrivano alla sufficienza. Ecco le novità che entreranno in vigora dal 31 ottobre con la riforma prevista dalla legge 1 ottobre 2024.

Voto in condotta, per la sospensione scattano lavori socialmente utili

Con la nuova legge 1 ottobre 2024, tecnicamente nominata di Revisione della disciplina in materia di valutazione delle studentesse e studenti, di tutela dell’autorevolezza del personale scolastico e di indirizzi scolastici differenti, entrano in vigore dal 31 ottobre le nuove regole sul voto in condotta. Come ampiamente annunciato, nella scuola secondaria di primo e secondo grado se la valutazione del comportamento è inferiore al 6, il consiglio di classe delibera la non ammissione alla classe successiva o all’esame di Stato conclusivo del percorso di studi. Per chi non tiene comportamenti adeguati inoltre scattano i lavori socialmente utili. 

Questa nuova misura scolastica prevede che, dopo due giorni di sospensione, gli studenti siano obbligati a svolgere attività di cittadinanza solidale in strutture convenzionate, come la Caritas o le case di riposo. L’obiettivo è far comprendere agli studenti il valore della solidarietà e del rispetto verso gli altri, trasformando l’errore in un’opportunità di crescita e maturazione.

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