Torna il 20, 21 e 22 maggio il WeWorld Festival, l’evento sulla condizione delle donne in Italia e nel mondo organizzato da WeWorld, organizzazione italiana indipendente impegnata da 50 anni a garantire i diritti di donne, bambine e bambini in 25 Paesi. Il Festival, alla 12esima edizione, si svolgerà a BASE Milano.
Tre giorni di talk, dibattiti, performance, mostre e una selezione di otto film nazionali ed internazionali, ad accesso libero e gratuito, per continuare a parlare della condizione femminile. Tema centrale di questa edizione saranno le “Barriere di genere: fisiche, culturali, sociali e psicologiche”. Quelle visibili ed evidenti e quelle più difficili da vedere, ma che molte persone vivono ancora, tutti i giorni, nella loro vita familiare, sociale, professionale.
Dalle barriere legate ai ruoli genitoriali (“mammi” o papà?), alle barriere nella lingua e nella cultura; dal modo in cui possiamo parlare di queste barriere ai bambini e alle bambine, ai progetti per rendere le nostre città più a misura di donna; fino ai social, uno strumento per combattere le barriere o per crearne di nuove? Dai soffitti di cristallo in politica e sul lavoro, al femminismo ambientalista.
Il Festival sarà preceduto, il 19 maggio, dalla presentazione dell’indagine a cura di WeWorld e IPSOS sul tema dei congedi parentali, strumento per abbattere finalmente un’altra barriera sociale e professionale per molte donne italiane, con la partecipazione, tra gli altri, della Ministra per le Pari Opportunità Elena Bonetti.
Il programma del festival
Il WeWorld Festival si aprirà venerdì 20 maggio con l’inaugurazione della mostra “Così Vicine, Così Lontane” alla presenza del Sindaco di Milano Beppe Sala.
Sabato 21 maggio si apre con una formazione dedicata ai giornalisti realizzata all’interno delle campagne internazionali #ClimateOfChange e #OurFoodOurFuture – cofinanziate dalla Commissione Europea nell’ambito del Programma DEAR (Development Education and Awareness Raising Programme) – dal titolo “Crisi climatica e storytelling: come raccontare sfruttamento dell’ambiente e delle lavoratrici migranti”, a cui parteciperanno la giornalista del Corriere della Sera Elena Comelli, la sustainability editor di Marie Claire Laila Bonazzi, lo scrittore Daniele Scaglione, la giornalista d’inchiesta Floriana Bulfon, la scrittrice Diletta Belotti e la freelance esperta di diritti e migranti, Sabika Shah Povia.
Le barriere di genere sono ancora profondamente radicate nel nostro tessuto culturale e sociale. Per questo è tanto più importante parlarne ai bambini. Ma come? Ne discuteranno, in “Come glielo spiego? – Le barriere di genere raccontate a3 bambin3”, la scrittrice e influencer Fiore Manni, autrice di “Come le cicale” e con Elena Peduzzi di “Amore, Sesso e altre cose così” (Rizzoli), Monica Martinelli, fondatrice di settenove, casa editrice per prevenire la violenza di genere, e la drag queen e attivista LGBTQIA+ Cristina Prenestina, che ha portato in Italia “Drag Queen Story Hour” (progetto nato a San Francisco per educare i bambini a diversità e inclusione grazie a favole narrate da una Drag Queen). L’incontro, moderato da Rita Balestriero di D-La Repubblica delle donne, si chiuderà con una lettura/performance di Cristina Prenestina: una fiaba LGBTQIA+ per adulti e bambini.
La riflessione sulle barriere di genere non poteva prescindere dai grandi protagonisti del nostro tempo, i social network. Servono a contrastare gli stereotipi, o al contrario li alimentano? Se ne parla in “Social network e stereotipi – Una storia di amore e odio” con il comico e content creator Pierluca Mariti, il medico e divulgatore scientifico Edoardo Mocini, fondatore di “Medicina inclusiva”, l’antropologa e divulgatrice Giulia Paganelli, l’influencer Karen Ricci, autrice di “Cara sei maschilista” (Rizzoli), moderati da Maria Cafagna, consulente politica e autrice TV.
Il secondo giorno del Festival, domenica 22 maggio, si aprirà con un importante momento dedicato alla violenza sulle donne: il talk, “Vittime di violenza: la tutela legale. La difesa delle donne e dei minori tra diritto civile e penale”, farà luce su aspetti spesso ingiustamente dimenticati nella lotta alla violenza di genere, con Marco Chiesara, Presidente di WeWorld, l’avvocata Nicoletta Parvis e la coordinatrice dello Spazio Donna WeWorld di Scampia Roberta Fiore, moderati da Chiara di Cristofaro di AlleyOop.
Vecchi e nuovi stereotipi in famiglia verranno approfonditi nel talk “Mammo? Si chiama papà!”, con Silvio Petta, fondatore del blog “Super papà!”, Lorenzo Gasparrini, filosofo e attivista antisessista, autore di “Non sono sessista, ma” (Tlon), la coppia Daniele Marzano e Mickol Lopez del duo “Guida senza patente” ed Elena Caneva, responsabile centro studi di WeWorld.
Anche CHEAP, il progetto bolognese di arte pubblica, arriva al WeWorld Festival per presentare in anteprima a Milano il primo libro “as CHEAP as Possible”, in un appuntamento per parlare della riappropriazione degli spazi urbani con l’arte femminista. Intervengono Sara Manfredi e Flavia Tommasini di Cheap e Piersandra di Matteo, Studiosa, drammaturga e curatrice nel campo delle arti performative.
E saranno invece le barriere di genere nella lingua e nella cultura, argomento molto discusso negli ultimi anni, le protagoniste del dibattito “Schwa, asterischi e altri dilemmi”. Introdotto dall’Assessore alla Cultura del Comune di Milano, Tommaso Sacchi, vedrà dialogare la sociolinguista Vera Gheno, la giornalista Jennifer Guerra e l’autore femminista americano Jude Ellison Sady Doyle, in collegamento dagli Usa, moderati dalla filosofa e scrittrice Ilaria Gaspari.
Musica, film e performance di WeWorld Festival
Al Festival quest’anno tornano i film, un altro modo per riflettere su stereotipi e barriere di genere, persone e mondi dimenticati su cui è necessario riaccendere la luce. Spazio anche alla musica. Grazie alla collaborazione con Pianocity e Base Milano sabato 21 maggio sarà la volta di Lorenzo Tosarelli con “Samba e amor”, e poi di Ginevra Costantini Negri, già Alfiere della Repubblica per la sua attività pianistica nonostante la giovane età, presenta il programma “Crazy for Rhythm!”, mentre domenica si esibisce la poliedrica artista olandese Marynka e ancora, sempre sabato, si registrerà, in collaborazione con Radio Popolare, una puntata live di Pop Up, la celebre trasmissione itinerante con Alberto Nigro e Andrea Frateff-Gianni, e la partecipazione speciale di Marianne Mirage.
Musica anche a pranzo, sia sabato che domenica, nel cortile di BASE, con i dj set di Music Innovation hub, la prima impresa sociale in Italia a realizzare progetti innovativi e socialmente responsabili nel settore musicale.