Scienza e Tecnologia

WhatsApp e Instagram down oggi, le app non funzionano | Cosa sta succedendo

Facebook, WhatsApp e Instagram down oggi, venerdì 19 novembre. Migliaia di utenti stanno segnalando su Twitter che le app non funzionano. Al momento non si conoscono le motivazioni che hanno portato al malfunzionamento delle applicazioni.

Facebook, WhatsApp e Instagram down oggi: cosa sta succedendo

Perché Facebook, WhatsApp e Instagram non funzionano oggi? Cosa sta succedendo? Sono le domande che migliaia di utenti si stanno ponendo nell’ultima mezz’ora. Sugli altri social network, in particolar modo Twitter, è partita la furia degli utenti che stanno segnalando il malfunzionamento.

Molti i utenti non riescono ad aggiornare il feed, altri non riescono a vedere e a caricare le foto e – soprattutto – a visualizzarle.


Cosa è successo

Dalle ore 17.40 le piattaforme social di proprietà di Mark Zuckerberg hanno smesso di funzionare. La popolare app di messaggistica WhatsApp risulta offline, rendendo impossibile inviare e ricevere messaggi di testo, note audio e scambiarsi foto e video con i propri contatti. Situazione simile per Facebook dove viene segnalato l’errore “Sorry, something went wrong. We’re working on it and we’ll get it fixed as soon as we can”. Numerosi problemi anche per Instagram che da diversi minuti non carica il feed con i nuovi contenuti e non consente di visualizzare e caricare nuove Stories. Tantissime le segnalazioni sugli altri social come ad esempio Twitter. Le problematiche ai social sono state confermate dal sito Downdetector.

Perché Facebook, Whatsapp e Instagram non hanno funzionato

Sembra che il problema sia dovuto ai DNS di Facebook, cioè quei servizi che associano l’indirizzo web di una pagina (come Instagram.com) ai singoli indirizzi IP degli utenti. L’intoppo sembra aver colpito proprio questo elemento chiave dell’utilizzo del portale e, stando a quanto spiegato da Dane Knecht di Cloudflare, l’azienda di Zuckerberg avrebbe ritirato il suo Border Gateway Protocol (BGP), il sistema che aiuta il network a scegliere la strada migliore per ridistribuire il traffico web.

Poco prima del blocco dei DNS di Facebook, si legge nei tweet degli esperti, i ricercatori hanno registrato un grande numero di modifiche al BGP. Sembra un problema meno grave di quello che poteva essere: i nameserver, cioè quei sistemi che consentono di accedere a un sito web grazie al nome del dominio, sembrano funzionare e rispondere a ogni richiesta.


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Cos’è Facebook, le origini e la storia

Inizialmente la società si chiamava TheFacebook. Il prefisso The venne rimosso nel 2006, dopo l’acquisto del dominio facebook.com da parte della società. Nell’aprile 2006 Facebook assunse il matematico Jeff Hammerbach, precedentemente impiegato da Bear Stearns nello sviluppo di algoritmi dedicati agli scambi commerciali ad alta frequenza. Ad Hammerbach fu assegnato il compito di raccogliere ed elaborare i dati degli utenti al fine di offrire annunci pubblicitari mirati. Il matematico lasciò l’azienda nel 2008 per fondare Cloudera.


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Nell’ottobre 2007 Microsoft ha annunciato di aver acquistato una quota dell’1,6% per 240 milioni di dollari mentre un gruppo di investitori russi ha comprato il 2% per 200 milioni. Il valore totale del sito, secondo la stima di Microsoft, era quindi di 15 miliardi, valore successivamente smentito e corretto in 3,7 miliardi di dollari nel 2009. L’accordo per l’acquisto includeva il diritto da parte di Microsoft di inserire banner pubblicitari sul sito. Il 2 ottobre 2008 la società annuncia l’intenzione di stabilire una sede internazionale a Dublino, in Irlanda, destinata alla copertura del mercato europeo e di quello africano. Pochi giorni dopo Facebook apre un ufficio anche a Parigi, in Francia. L’annuncio che il bilancio di Facebook era in positivo per la prima volta risale al settembre 2009.


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All’inizio del 2010 l’azienda è stata valutata 14 miliardi di dollari. Il 4 agosto dello stesso anno Facebook ha comprato 18 brevetti Friendster, pagando 40 milioni di dollari. Nel novembre 2010, secondo la piattaforma di scambio di titoli SecondMarket, Inc., una compravendita privata di azioni Facebook ne stimava il valore totale in 41 miliardi di dollari, terzo in ordine di grandezza tra i siti internet dopo Google e Amazon.


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Il 3 gennaio 2011, Goldman Sachs ha investito in Facebook 450 milioni di dollari, stimando il valore totale in 50 miliardi di dollari. Nello stesso periodo Facebook Inc. ha deciso di spostare il proprio quartier generale da Palo Alto a Menlo Park, negli uffici della Sun Microsystems, rimasti vuoti in seguito all’acquisizione da parte di Oracle. Sempre in questo anno, venne creato un breve cortometraggio interattivo horror apposta per il sito, per sensibilizzare la gente sull’argomento dei dati personali e la privacy. Il cortometraggio porta il nome di Take This Lollipop

 

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