Cronaca

Willy Monteiro Duarte, due anni fa l’omicidio a Colleferro | LA STORIA

Sono trascorsi già due anni dal brutale omicidio di Willy Monteiro Duarte. La tragedia si è consumata nella notte tra il 5 e il 6 settembre 2020 a Colleferro. Una storia senza precedenti in Italia: la vicenda del 21enne ha scosso così tanto l’opinione pubblica italiana tanto che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella gli conferì la medaglia d’oro al valore civile alla memoria. Ma cosa successe quella sera? Ripercorriamo tutte le tappe della vicenda che ha indignato l’Italia.

Due anni fa l’omicidio di Willy Monteiro Duarte, la storia e ricostruzione del delitto

Quella sera il 21enne era uscito con i suoi amici dopo aver terminato il lavoro. Erano andati in un locale a Colleferro per trascorrere insieme la serata. Quella sera però, era uscito anche il gruppetto composto dai fratelli Bianchi, Mario Pincarelli e Francesco Belleggia. Nomi conosciuti agli inquirenti (i Bianchi hanno precedenti per lesioni e spaccio di droga) ma soprattutto ai ragazzi che abitano ad Artena e nei comuni limitrofi e che più di una volta hanno avuto a che fare con la prepotenza del branco. All’interno del locale Belleggia e Pincarelli iniziano a litigare con un gruppo di ragazzi. Pincarelli, infatti, ha molestato una ragazza, e il fidanzato è intervenuto per difenderla.


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Da quel momento è nata una discussione che poi fuori dal locale si è trasformata in una violenta rissa. Ed è a quel punto che i fratelli Bianchi vengono chiamati per dare manforte agli amici in difficoltà. Arrivano a bordo di un Suv a tutta velocità, si gettano sulla folla e iniziano a colpire chiunque con calci e pugni.

Willy ha provato a difendere un amico in difficoltà

Quando Willy vede la scena davanti al locale si accorge che quel ragazzo a terra è il suo amico. A quel punto il 21enne si avvicina per aiutarlo a rialzarsi e tirarlo via da quella rissa senza alcun motivo. Willy non fa in tempo a dare la mano al suo amico che viene pestato ininterrottamente senza alcuna pietà.

Il gruppetto composto da Marco e Gabriele Bianchi, Mario Pincarelli e Francesco Belleggia si è allontanato a bordo del Suv. Sul posto sono arrivati immediatamente i carabinieri, con il maresciallo Antonio Carella tra i primi a soccorrere il ragazzo. Purtroppo per lui non c’è stato nulla da fare.


 

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I fratelli Bianchi

Il processo

Il processo ai quattro imputati è iniziato il 10 giugno 2021 presso la corte d’assise di Frosinone. Il 4 luglio 2022 i fratelli Bianchi sono stati condannati in primo grado all’ergastolo, mentre Mario Pincarelli a 21 anni e Francesco Belleggia a 23 anni.

I fratelli Bianchi presentano ricorso per evitare l’ergastolo

Un ricorso per evitare l’ergastolo: i fratelli Marco e Gabriele Bianchi, dal 6 settembre 2020 in carcere con l’accusa di aver ucciso Willy Monteiro Duarte, sono decisi a tentare il tutto per tutto per passare dietro le sbarre meno tempo possibile. E lo fanno adottando una nuova strategia: cambiando avvocati e dividendosi.

I fratelli Bianchi, in seguito alla rinuncia dell’incarico da parte del loro legale storico, Massimiliano Pica hanno deciso di virare su un nuovo team. Gabriele è difeso da Valerio Spigarelli e Ippolita Naso, due nomi già molto conosciuti tra i frequentatori del Foro.

Il primo è stato uno dei difensori di Valerio Del Grosso, l’assassino di Luca Sacchi, condannato in primo grado a ventisette anni di reclusione. La seconda è l’avvocata che difese Massimo Carminati nel processo passato alla storia come Mafia Capitale come riportato da Fanpage.

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